«Fondamentale ridare centralità al ruolo del direttore sanitario nell’ambito delle strutture in cui esso opera, riequilibrando le grandi responsabilità che attualmente gravano su questa importante figura professionale con un effettivo potere decisionale per quanto attiene le scelte di carattere organizzativo». Ad affermarlo l’OMCeO di Roma, che intende confrontarsi direttamente con i direttori sanitari dei presidi […]
«Fondamentale ridare centralità al ruolo del direttore sanitario nell’ambito delle strutture in cui esso opera, riequilibrando le grandi responsabilità che attualmente gravano su questa importante figura professionale con un effettivo potere decisionale per quanto attiene le scelte di carattere organizzativo». Ad affermarlo l’OMCeO di Roma, che intende confrontarsi direttamente con i direttori sanitari dei presidi pubblici e privati del territorio romano. Un’iniziativa voluta dal presidente Giuseppe Lavra, avviata nei giorni scorsi e che proseguirà a fine luglio per approfondire le istanze e le indicazioni già emerse. Ai primi incontri hanno partecipato i direttori sanitari di ACISMOM, Aurelia Hospital, Cristo Re, Fate Bene Fratelli dell’Isola Tiberina e di Villa San Pietro, IDI, IRCCS Fondazione Santa Lucia, Ospedale Grassi di Ostia e Ospedale Padre Pio, Oftalmico, Policlinico Casilino e Policlinico Gemelli, Campus Biomedico e Distretto di Palestrina. All’incontro è intervenuta anche l’avvocato Valeria Raimondo che ha illustrato gli aspetti deontologico-legali connessi alla funzione di direttore sanitario, soprattutto per quanto concerne la responsabilità penale e civile alla luce della nuova disciplina della legge Gelli.
L’iniziativa è stata accolta con unanime favore dagli intervenuti e salutata come importante occasione di ascolto e confronto con l’istituzione ordinistica. «Siamo un Ente che la legge pone a tutela della collettività e della professione medica», ha ricordato Lavra. «Richiamarsi sempre ai principi dettati del codice deontologico significa proprio tutelare il cittadino-paziente e assicurargli le migliori cure possibili. Il compito di far osservare tali principi è connesso al ruolo del direttore sanitario che quindi deve essere pienamente rivalutato e deve poter contare sull’Ordine per confrontarsi ed essere affiancato nel suo operato, affinché sia libero da condizionamenti impropri», ha concluso il presidente Lavra.