Contributi e Opinioni 25 Luglio 2016 12:35

L’OMCeO di Torino sostiene la realizzazione del nuovo ospedale unico dell’Asl TO5

L’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Torino (OMCeO) ha deciso di sostenere il Comitato Insieme per promuovere la realizzazione del nuovo ospedale unico dell’AslTO5 . «La mission di questo Comitato, che riunisce molti operatori sanitari, è importante perché nasce per spiegare ai cittadini la necessità di avere un Ospedale che sia in grado di […]

L’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Torino (OMCeO) ha deciso di sostenere il Comitato Insieme per promuovere la realizzazione del nuovo ospedale unico dell’AslTO5 . «La mission di questo Comitato, che riunisce molti operatori sanitari, è importante perché nasce per spiegare ai cittadini la necessità di avere un Ospedale che sia in grado di rispondere alle reali esigenze di salute, che sia integrato dal punto di vista logistico, dotato delle strutture necessarie e quindi adatto a soddisfare concretamente la loro domanda di salute». Così in una nota l’Omceo di Torino che annuncia la sua adesione al Comitato. Gli ospedali di Chieri, Moncalieri e Carmagnola, sottolinea l’Omceo, «necessitano non solo di un ammodernamento e della messa a norma per la sicurezza e per il confort, ma anche di ampliamenti significativi, con un investimento molto ingente per ottenere un risultato parziale, una soluzione intermedia e poco strategica. La realizzazione di un ospedale nuovo, efficiente, attrezzato e ad alta tecnologica, consentirà un effettivo risparmio con una ricaduta diretta sulla salute dei cittadini». Alcuni dati di storia delle strutture: l’ospedale di Chieri ha una parte strutturale del 1300, ha visto un rifacimento architettonico nel 1500 e un ampliamento negli Anni ’60 e nel 2000; l’ospedale di Moncalieri ha una struttura che risale al 1910. Per esempio per svolgere correttamente i servizi di DEA dell’ospedale di Chieri sarebbe necessario disporre di spazi nuovi per altre otto specialità attualmente mancanti. «I cittadini non sono lasciati soli perché la realizzazione del nuovo ospedale vedrà la riorganizzazione e il potenziamento dei servizi territoriali con un complessivo potenziamento della medicina del territorio», dice ancora l’Ordine dei medici della provincia torinese. Che aggiunge, «l’ospedale deve essere un luogo ad alta tecnologia e la vetustà delle strutture rallenta l’efficienza dei servizi e la razionalizzazione della spesa e non è garanzia per la tutela della salute pubblica». L’Ordine di Torino ha anche chiesto all’Assessore regionale di essere coinvolto concretamente nella realizzazione del Parco della Salute, della Ricerca e dell’Innovazione della Città di Torino (PSRI) che «avrà un rilevantissimo impatto sul servizio sanitario regionale e sui relativi operatori medici, mettendo a disposizione competenze ed esperienze per la massima qualità del progetto».

Articoli correlati
Liguria: all’Asl4 il primo «spazio etico» delle strutture sanitarie
Nell'Asl4 della Liguria è stato istituito ufficialmente lo «Spazio Etico», il nuovo servizio di incontro e ascolto in cui i professionisti sanitari, i pazienti, le famiglie e i caregiver possono condividere riflessioni su temi etici che riguardano la salute e l’attività assistenziale
Se il medico è responsabile c’è il risarcimento alla ASL
La Corte dei Conti lo scorso giugno ha stabilito un risarcimento alla ASL da parte di un medico ritenuto totalmente responsabile di tardiva diagnosi
di Riccardo Cantini, intermediario assicurativo (Iscrizione RUI di IVASS: E000570258)
Liste d’attesa: Piemonte rivoluzione sistema presa in carico e punta ad abbatterle entro fine anno
Grazie ad un budget supplementare di 50 milioni di euro già recuperati il 45 percento dei ricoveri e il 44 percento delle prestazioni ambulatoriali arretrate. A settembre al via la fase pilota del nuovo sistema per mammografie e visite cardiologiche
Italiani più longevi e in salute, ma personale sanitario ridotto del 5,6%. I 30 anni delle aziende sanitarie pubbliche
Al Ministero della Salute manager Fiaso a confronto. Tra i Dg età media 58 anni, 22% le donne, solo il 10% ha esperienza in più regioni. Migliore: «Direttori cruciali nel Ssn, ma serve personale: già 10 regioni su 20 hanno avviato le stabilizzazioni Covid»
Nei pronto soccorso piemontesi mancano 300 medici dei 640 previsti
La Simeu Regionale piemontese per quanto di propria competenza sui Pronto Soccorso precisa che si è conclusa da poco una ricognizione volta all’analisi della situazione dell’organico medico nei Pronto Soccorso della Regione
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...