Era gennaio quando la notizia di una misteriosa polmonite virale che si stava diffondendo in Cina è entrata per la prima volta nella redazione di Sanità Informazione. Notizia accolta con poco entusiasmo, che si è meritata solo un breve trafiletto, immediatamente superata da discussioni su altri temi. Poi il primo morto in Cina, le prime […]
Era gennaio quando la notizia di una misteriosa polmonite virale che si stava diffondendo in Cina è entrata per la prima volta nella redazione di Sanità Informazione. Notizia accolta con poco entusiasmo, che si è meritata solo un breve trafiletto, immediatamente superata da discussioni su altri temi. Poi il primo morto in Cina, le prime reazioni in Italia, le prime dichiarazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità. Man mano, le notizie sull’emergenza hanno iniziato a guadagnare spazio, ad attirare attenzione, a dar vita ad interviste e approfondimenti. Fino a Codogno e Vo’ Euganeo, quando il Coronavirus si è definitivamente impadronito della nostra testata e gradualmente ha iniziato a monopolizzare tutti i media del mondo.
La necessità di avere risposte era evidente. Tutti volevano capire cosa stesse succedendo, riversandosi online alla ricerca spasmodica di notizie e informazioni, cercando di scansare bufale, fake news, fantasiose teorie complottiste e articoli stravaganti. In questo scenario, Sanità Informazione ha cercato di mantenere quelle caratteristiche che lo hanno sempre contraddistinto: affidabilità, credibilità, approfondimento e tempestività. Abbiamo dato voce agli esperti per spiegare anche al grande pubblico le caratteristiche del Coronavirus e della malattia che causa; abbiamo raccontato le storie e le testimonianze di chi lotta in prima linea; abbiamo elencato i problemi e le contraddizioni emersi negli ospedali e nelle strutture, dando spazio a denunce e proteste; abbiamo fornito indicazioni pratiche e di servizio a cittadini, medici, professionisti e operatori sanitari; ogni giorno, abbiamo pubblicato approfondimenti e interviste esclusive, con l’obiettivo di realizzare un giornale attendibile, variegato e, soprattutto in un momento di emergenza come questo, utile.
E i numeri ci dimostrano che i nostri lettori hanno apprezzato il lavoro fatto. Nel mese di marzo, con oltre 750mila utenti unici, abbiamo superato il nostro record storico di pubblico. Nel primo trimestre dell’anno, abbiamo registrato un aumento di lettori pari al 90% rispetto allo stesso periodo del 2019. La nostra pagina Facebook, con quasi 80mila like, è la più seguita del settore in Italia, e continua a crescere di settimana in settimana, generando sempre più reazioni, commenti e condivisioni.
Doveroso, allora, un ringraziamento ai nostri lettori. Necessaria, quindi, una promessa: continueremo sempre a fare del nostro meglio per informarvi nel modo più corretto e completo possibile. È il minimo che possiamo fare per ricambiare il lavoro di medici, professionisti e operatori socio-sanitari nelle corsie degli ospedali, negli ambulatori, nelle ambulanze, nelle case di riposo, nelle strutture private. E possiamo farlo insieme. Il nostro indirizzo e-mail redazione@sanitainformazione.it è a disposizione per ricevere contributi, testimonianze, riflessioni e, perché no, critiche e suggerimenti.
Ancora grazie. Di cuore.