«Tale progetto esponeva a grave rischio sia organizzativo che lavorativo il medico nello svolgimento delle sue funzioni, con gravi possibili ricadute sulla salute dei cittadini assistiti», sottolinea una nota dello SNAMI Toscana guidato dal Segretario Gianluca Maccioni
I medici del 118 dell’Asl Toscana Centro non saranno più obbligati a svolgere contemporaneamente, durante lo stesso turno lavorativo, sia l’attività territoriale che l’attività in DEA Pronto Soccorso. Lo hanno stabilito due sentenze di due Giudici del Lavoro che hanno reso ragione alle motivazioni dei ricorsi presentati dal sindacato dei medici SNAMI 118 contro il Progetto della USL Toscana Centro. «Tale progetto esponeva a grave rischio sia organizzativo che lavorativo il medico nello svolgimento delle sue funzioni, con gravi possibili ricadute sulla salute dei cittadini assistiti» sottolinea una nota dello SNAMI Toscana guidato dal Segretario Gianluca Maccioni.
«Il sindacato SNAMI – si legge – ha tentato da giugno ad oggi qualsiasi tentativo di mediazione e trattativa con la parte pubblica, dai primi contatti diretti con l’Assessorato alla salute, alle diffide, alle procedure di raffreddamento in Prefettura, agli scioperi che hanno visto l’adesione del 95% dei medici (dagli Organi di informazione debitamente trasmessi) che sono stati tutti precettati per assicurare un servizio indispensabile».
LEGGI ANCHE: «NON SIAMO INVISIBILI», IL 95% DEI MEDICI DELLA SANITÀ PRIVATA IN SCIOPERO PER IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO
«Nonostante tutto questo, l’assessore Stefania Saccardi, il dottor Piero Paolini, e i firmatari del Progetto hanno rifiutato qualsiasi confronto e non hanno lasciato al sindacato SNAMI, unico sindacato ad essersi mosso in questa battaglia volta alla tutela della salute della popolazione e del lavoro dei medici, che rivolgersi alla Magistratura che in due sedi separate ha confermato la tesi SNAMI».
Secondo Maccioni, «la portata delle sentenze potrà avere anche una ricaduta nazionale. Il responsabile del Risk Management, Pierfrancesco Belli, collaboratore del direttivo SNAMI, ha subito segnalato la portata e la rilevanza a livello giuridico del rischio lavorativo e professionale del medico nei due ricorsi vinti».
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SANITÀ INFORMAZIONE PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO