Contributi e Opinioni 5 Maggio 2021 17:47

Medici pensionati, Cisl medici Lazio: «È inaccettabile affrontare emergenze in carenza di personale»

di Luciano Cifaldi e Benedetto Magliozzi

di Luciano Cifaldi e Benedetto Magliozzi

«La Cisl Medici Lazio – si legge in una nota a firma del Segretario regionale Luciano Cifaldi e del Segretario di Roma Capitale Benedetto Magliozzi – comunica che l’Inps, con la circolare n. 70 del 26/04/2021, ha fornito indicazioni in merito agli effetti pensionistici derivanti dagli incarichi conferiti ai pensionati per fare fronte all’emergenza sanitaria da Covid-19».

«La circolare, in sintesi, differenzia i sanitari tra coloro per i quali è prevista la sospensione del trattamento durante il periodo dell’incarico e coloro che possono mantenere l’assegno pensionistico cumulandolo con la retribuzione. Alla prima categoria appartengono gli operatori sanitari collocati in pensione cosiddetta di vecchiaia ai quali si applica la sospensione.
Nella seconda categoria – proseguono – ci sono invece gli operatori sanitari che rientrano nella cosiddetta quota cento per i quali i redditi da lavoro autonomo sono cumulabili con la pensione».

«La Cisl Medici ricorda che questo argomento aveva suscitato nelle scorse settimane grandi polemiche a fronte della carenza di personale dedicato e del ricorso a forme di contratto di lavoro in somministrazione per il tramite di agenzie private. Una soluzione questa ultima assolutamente non in linea con l’idea di un rafforzamento concreto del servizio sanitario pubblico anche a fronte della recentissima intesa firmata con la Regione Lazio il 30 aprile che prevede un concreto potenziamento del capitale umano».

«La Cisl Medici – concludono – continua a ritenere non rinviabile il rafforzamento del servizio sanitario regionale attraverso le procedure che possano portare in piena trasparenza alle necessarie e non più rinviabili assunzioni a tempo indeterminato ed alla stabilizzazione del personale precario. Non è più accettabile che il servizio sanitario debba trovarsi in carenza di personale ad affrontare emergenze di tipo pandemico nonché altre situazioni di grave disagio per i cittadini quali il dilatarsi delle liste di attesa».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
La Sanità è diventata un bene di lusso, cresce l’impoverimento delle famiglie
Secondo il 19° Rapporto del CREA Sanità "al Ssn servono 15 miliardi per non aumentare il distacco dal resto dell’UE, personale carente e sottopagato. Rispetto ai partner EU, il nostro Paese investe meno nella Sanità, aumenta la spesa privata ed è a rischio l’equità del sistema". Digitalizzazione necessaria per le “nuove cronicità"
Medici e cittadini contro la deriva del Ssn: manifestazioni il 15 giugno nelle piazze e sciopero in vista
Fermare la deriva verso cui sta andando il nostro Servizio sanitario nazionale, con liste di attesa lunghissime per accedere alle prestazioni, personale medico e infermieristico allo stremo, contratti non rinnovati e risorse insufficienti per far fronte all’invecchiamento progressivo della nostra popolazione e dunque della crescente richiesta di cure per malattie croniche. E’ l’appello che arriva […]
SSN, Camera approva mozioni. Quartini (M5S): «Investire almeno il 10% della spesa sanitaria in prevenzione»
Il capogruppo pentastellato in commissione Affari sociali boccia le politiche sulla sanità del governo Meloni: «Continua definanziamento, almeno 8% del PIL vada a spesa sanitaria». E contesta il numero chiuso a Medicina
Sanità, Cittadini (Aiop): «SSN pilastro fondamentale, Governo lo tuteli»
Secondo la presidente Aiop Cittadini «oltre ai problemi strutturali che affliggono il sistema da anni, la pandemia, la guerra russo-ucraina e la crisi energetica stanno mettendo in grande difficoltà il SSN e più volte abbiamo evidenziato il pericolo che si debba ricorrere al blocco delle prestazioni sanitarie a causa del caro bollette e di una crisi che investe a catena l’intero indotto del settore»
Oltre il 37% dei medici è pronto a lasciare il SSN per lavorare a gettone
Circa 4 medici su 10 sono pronti a lasciare il posto fisso in ospedale per lavorare come gettonisti. È il risultato emerso da un sondaggio flash proposto dalla Federazione CIMO-FESMED ad un campione di 1000 medici. Si rischia di dover celebrare presto il funerale del nostro Servizio sanitario nazionale
di Redazione
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...