Alcuni degli ospiti del centro Caritas di Rocca di Papa rintracciati a Roma al centro sociale del Tiburtino. L’Ong: «L’operazione ha anche violato confidenzialità medica»
«Al @BaobabExp poliziotti hanno portato via persone di nazionalità eritrea in fila per consultazioni mediche alla clinica mobile #MSF. E una inaccettabile violazione del diritto alle cure mediche. L’operazione ha anche violato confidenzialità medica». La denuncia arriva dall’account twitter di Medici Senza Frontiere, dopo che questa mattina 17 migranti allontanatisi dal centro Caritas di Rocca di Papa (e dunque sbarcati dalla nave Diciotti) sono stati rintracciati a Roma proprio al centro Baobab nella zona del Tiburtino.
Secondo quanto raccontato dai volontari del campo informale Baobab Experience «agenti in tenuta antisommossa hanno caricato di forza i ragazzi sul bus mentre questi erano in fila per essere visitati dallo staff sanitario di Medici Senza Frontiere. La polizia ha confermato di essere alla ricerca dei migranti sbarcati dalla nave Diciotti». Secondo Medici Senza Frontiere è stato dunque così negato il diritto alle cure mediche.
Il Viminale ha reso noto che è salito a 75 (su un totale di 100) il numero di quanti si sono resi sin qui irreperibili dal centro Caritas di Rocca di Papa che ospita gli immigrati giunti la scorsa settimana sulla nave Diciotti, al centro di un braccio di ferro tra il governo italiano e l’Europa e sbarcati dopo cinque giorni in seguito ad un accordo con Albania, Irlanda e Vaticano.