Si tratta di 27 opere per raccontare il disagio psichico attraverso mente, occhi e cuore
Partirà lunedì 29 giugno da Milano il viaggio in 8 tappe, che accompagnerà 27 opere grafiche ricche di emozioni e suggestioni, lungo tutta la penisola da Nord a Sud. A Palazzo “Le Stelline” si inaugura infatti la mostra delle 27 opere finaliste di “PeopleInMind”, concorso nato nel 2019 per sensibilizzare la popolazione sul tema della salute mentale, argomento spesso oggetto di stigma e pregiudizio. Tra le 27 opere finaliste, oltre ai tre vincitori, sono stati assegnati 3 riconoscimenti speciali rispettivamente per miglior disegno, miglior fumetto e “community people” ovvero l’opera che ha ottenuto il maggior numero di “like” sui canali social.
«“PeopleInMnd” – si legge in una nota – è un concorso di arti grafiche ovvero disegni, fumetti e dipinti promosso da Lundbeck Italia, azienda farmaceutica danese dedicata, da oltre 100 anni, alla cura delle patologie del sistema nervoso centrale».
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«Il concorso – prosegue – lanciato dall’azienda nel maggio 2019, ha visto l’adesione di numerosi autori che, attraverso la propria arte, hanno espresso i loro sentimenti ed emozioni nei confronti delle persone che soffrono di disturbi mentali. Delle 700 opere in concorso, le 27 finaliste saranno esposte in un percorso fatto di tappe “fisiche” e “virtuali”. Le opere finaliste, infatti, la cui premiazione è avvenuta a Roma presso l’Ambasciata danese lo scorso dicembre, saranno ora oggetto di un tour in giro per l’Italia per raccontare cosa vuol dire vivere la quotidianità per una persona che soffre di malattie mentali, o per chi gli sta accanto».
«Dopo la premiazione dell’edizione 2019, il progetto – commenta Tiziana Mele, Amministratore Delegato di Lundbeck Italia – era quello di esporre le opere finaliste del concorso “PeopleInMind” in alcune città italiane. Le restrizioni introdotte a seguito della pandemia Covid 19 ci hanno fatto modificare i nostri programmi ma non hanno cambiato la nostra determinazione a dare voce a chi, grazie al suo impegno e creatività, ha reso possibile questa iniziativa. Anzi, è stato proprio il crescente impatto che la pandemia ha avuto sulla salute mentale a convincerci del bisogno, ora ancora più urgente, di continuare a parlare di questo tema per combattere lo stigma che spesso, troppo spesso, circonda la salute mentale. Abbiamo quindi colto l’opportunità di far evolvere il progetto iniziale e, in ottemperanza alle regole sul distanziamento sociale, ci saranno alcune tappe “fisiche” e altre tappe “virtuali”» prosegue Tiziana Mele.
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«La mostra, infatti, nella sua prima tappa a Milano, che vede esposte le opere per tutta la giornata, sarà ripresa nel corso della diretta sull’homepage di Corriere.it che ospita un evento il cui tema è “I discorsi del coraggio”. Ed è proprio di coraggio che parlano le 27 opere: il coraggio di dichiarare una condizione di salute per la quale le persone non si devono sentire stigmatizzate, ma nei cui confronti ci si può aprire con strumenti come l’arte, divulgando un messaggio di fiducia e di speranza alle persone che soffrono di disturbi mentali e rendendo così visibile quello che molto spesso resta “’invisibile” agli occhi di molti».
Al termine della mostra, le opere saranno vendute e il ricavato verrà devoluto in beneficienza ad associazioni di volontariato che si impegnano a favore delle persone con disturbi mentali. Tutto questo mentre, dallo scorso 6 maggio, è in corso la seconda edizione di PeopleInMind la cui raccolta di opere terminerà il 10 di ottobre. Come per la precedente edizione è possibile partecipare al concorso collegandosi al sito.
«La partecipazione all’iniziativa è stata così ampia che abbiamo deciso di riproporre il concorso anche per il 2020 aperto a tutti e da quest’anno anche ad associazioni di volontariato – aggiunge Tiziana Mele -. È importante infatti continuare a parlare di salute mentale e non smettere mai di sottovalutare lo stigma e il pregiudizio che circonda i disturbi mentali. Come azienda infatti, siamo convinti che il nostro compito non sia solo fornire i migliori trattamenti possibili alle persone che soffrono di questi disagi ma anche individuare opportuni servizi, che possano testimoniare concretamente cosa voglia dire averle a mente» conclude.
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