I medici seguono i pazienti a casa attraverso un software, sfruttando le nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale
L’obiettivo della riabilitazione neurologica è recuperare i deficit e le disabilità causate da malattie neurologiche – ictus, sclerosi multipla, epilessia, traumi cerebrali o del midollo spinale, morbo di Parkinson e di Alzheimer – .
Il processo riabilitativo ha un’importanza fondamentale perché permette ai pazienti di ritrovare la propria autonomia non solo fisica ma anche mentale e psicologica. Per essere efficace, però, necessita di tempi e tappe ben precisi ed è difficilmente conciliabile con l’attuale situazione di quarantena.
Per questo, il Laboratorio di Biomeccatronica dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (IS) ha avviato un progetto sperimentale che consente ai clinici di seguire a distanza la riabilitazione dei pazienti neurologici.
«Usando il computer di casa – comunica l’istituto in un comunicato – basta scaricare e lanciare un software che, attraverso una normale webcam, invia il video in diretta ai server del laboratorio, dove una rete neurale analizza le immagini ricostruendo un vero e proprio “scheletro virtuale”. Sul monitor dello specialista – prosegue – appaiono quindi due immagini: da un lato, il paziente reale che compie i movimenti previsti; dall’altro, la ricostruzione virtuale che analizza i movimenti stessi evidenziandone tutti i dettagli elaborati dall’intelligenza artificiale».
«Questa tecnologia – spiegano gli specialisti – viene attualmente testata sui pazienti del Neuromed e nasce dall’esperienza del Laboratorio di analisi del Movimento dell’Istituto nel campo della neuroriabilitazione. Da anni infatti consente lo studio computerizzato dei movimenti dei pazienti».
Video-intervista all’ingegner Daniele Cafolla responsabile del Laboratorio di Biomeccatronica e all’ingegner Fabio Sebastiano, Consigliere delegato alla ricerca del Neuromed.
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