Contributi e Opinioni 13 Luglio 2020 10:03

«Noi medici fiscali, evanescenti come fantasmi»

Gentilissimo direttore, sono uno dei circa mille medici fiscali presenti nel territorio ed iscritti nelle liste speciali dell’INPS. Mi rivolgo a Lei per segnalare l’incredibile ed ormai insostenibile condizione che la mia categoria sta vivendo dal 10 marzo, giorno in cui l’INPS con il messaggio Hermes 1061 ha formalizzato la sospensione delle visite mediche di […]

di Maria Parisi, medico fiscale nella sede Inps di Pinerolo

Gentilissimo direttore,

sono uno dei circa mille medici fiscali presenti nel territorio ed iscritti nelle liste speciali dell’INPS.

Mi rivolgo a Lei per segnalare l’incredibile ed ormai insostenibile condizione che la mia categoria sta vivendo dal 10 marzo, giorno in cui l’INPS con il messaggio Hermes 1061 ha formalizzato la sospensione delle visite mediche di controllo domiciliare, privandoci di fatto del nostro lavoro.

Incredibile perché la deontologia medica ci impone un comportamento consono al decoro e alla dignità della nostra professione, dovere etico al quale non  abbiamo potuto ottemperare proprio nel momento in cui si rendeva necessario per l’importante crisi sanitaria che ha attanagliato il nostro Paese. Siamo stati infatti costretti alla reclusione domiciliare e all’inoperosità, situazioni mortificanti  la nostra dignità umana e professionale.

Insostenibile in quanto il nostro reddito si è azzerato completamente.

Siamo libero professionisti con contratto tacitamente rinnovabile ogni anno e caratterizzato da numerosi vincoli. Tra questi, l’obbligo di fornire mensilmente all’Istituto un prospetto di disponibilità giornaliera ad effettuare gli accertamenti sanitari. È previsto inoltre un numero massimo di giorni di assenza, superato il quale l’Ente può procedere all’interruzione del rapporto contrattuale. Non avendo alcuna notizia in merito alla ripresa della nostro lavoro, non ci è pertanto consentito assumere eventuali altri impegni lavorativi. Non possiamo usufruire dello smart working né degli ammortizzatori sociali previsti per gli altri lavoratori. Soltanto l’ENPAM ha erogato il cosiddetto bonus Covid, oltretutto sottoposto a tassazione, per un periodo massimo di tre mesi, non più rinnovato da fine maggio, né rinnovabile.

Ad oggi, nonostante tutte le attività lavorative siano ripartite pur con molte difficoltà, non ci sono state comunicate la tempistica né le modalità di ripresa del nostro lavoro. Inevase le richieste in merito inoltrate all’INPS e ai Ministri competenti anche da parte delle sigle sindacali di categoria, come se noi medici fiscali fossimo diventati evanescenti come fantasmi.

 

Iscriviti alla newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Bonus psicologo: oltre 340mila richieste, ma i fondi ci sono solo per 1 su 10
Boom di richieste per il bonus psicologo, ma solo il 12 per cento riuscirà a ottenerlo. Le risorse disponibili sono infatti insufficienti
Certificato telematico (INPS) di malattia: il medico che emette una prognosi ha l’obbligo di invio. Ecco cosa dice la legge
Caiazza (FIMMG): «Medici ospedalieri, di pronto soccorso, specialisti convenzionati ASL e liberi professionisti non devono demandare l’emissione del certificato telematico (INPS) di malattia al medico di famiglia, che verrebbe indotto a compiere un reato di falso ideologico»
Bonus psicologo, al via alle domande online
Sul sito dell'Inps è possibile inviare la domanda per accedere al bonus psicologo. Bisogna fare presto. La precedenza sarà data a chi ha Isee più basso
Gli invalidi parziali che lavorano non avranno più diritto all’assegno di assistenza. L’appello: «Sanare stortura»
CoorDown e Uniamo a Governo e Parlamento: «Intervenire subito per restituire un segnale positivo a favore dell’occupabilità delle persone con disabilità». Il question time di Orlando
di Isabella Faggiano
Invalidità civile, OMAR contro l’ipotesi INPS di vincolare importi al reddito
Ciancaleoni (Osservatorio Malattie Rare): «Non si può solo voler risparmiare, va migliorato il sistema. Occorre inserire tutte le patologie nelle tabelle e lavorare sul tema della rivedibilità». Su 700 malattie rare hanno un codice di esenzione solo 7 e solo queste sono inserite nelle tabelle INPS: una su 100. Fare un aggiornamento su tutte è però possibile, il modello esiste
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...