Contributi e Opinioni 21 Febbraio 2022 15:36

«Noi non dimentichiamo due anni di pandemia. Ma siamo stati dimenticati»

Dai medici di CIMO Lab

di CIMO Lab
«Noi non dimentichiamo due anni di pandemia. Ma siamo stati dimenticati»

Siamo stati chiamati eroi. Siamo stati applauditi sui balconi di tutta Italia. Ci sono stati dedicati murales, disegni, cartelloni, canzoni, poesie e preghiere. Siamo stati ringraziati, più volte, da tutte le Istituzioni del Paese, che ci hanno riservato lunghi applausi e standing ovation. Due anni dopo, siamo di nuovo vittime di aggressioni, minacce e accuse ingiustificate. Tutto quello che abbiamo offerto al Paese nel suo momento più drammatico degli ultimi 80 anni sembra essere dimenticato. La nostra guerra contro il virus non è ancora finita, ma siamo già veterani abbandonati a noi stessi. Dimenticati.

Noi, che abbiamo affrontato il Covid-19 in prima linea, senza conoscenze né difese né armi, abbiamo giurato di non dimenticare quello che abbiamo visto in questi due anni di emergenza. Abbiamo giurato di non dimenticare gli occhi di chi ci guardava in cerca di ossigeno, di chi ci implorava di scrivere l’ultimo messaggio ai propri figli prima di essere intubato, di chi riversava su di noi le ultime parole e gli ultimi, deboli e affannati, respiri.

Abbiamo giurato di non dimenticare la paura di tornare a casa e di contagiare i nostri familiari. L’odore di disinfettante davanti la porta, le notti insonni, gli occhi rossi di pianto, la stanchezza di turni di lavoro infiniti, la fame il caldo e la sete che si provano dentro le tute bianche da cui non si può scappare. Abbiamo giurato di non dimenticare i colleghi che non ce l’hanno fatta, i pazienti che abbiamo perso, le bare accatastate in ospedale. Abbiamo giurato di non dimenticare la gioia provata la prima volta che abbiamo chiuso il reparto Covid e la speranza quando sono arrivati i primi vaccini, quando la scienza sembrava finalmente avercela fatta.

Noi, medici e professionisti sanitari, abbiamo giurato di non dimenticare. E abbiamo messo nero su bianco le nostre impressioni e le nostre sensazioni scrivendo un libro in cui abbiamo raccontato le nostre storie. Lo abbiamo intitolato proprio così, “Giuro di non dimenticare”, e lo abbiamo posizionato accanto al Giuramento di Ippocrate.

Dopo due anni tanto è cambiato. Abbiamo più conoscenze, più difese e più armi. La stanchezza, la paura e l’odore perenne di disinfettante sono sempre gli stessi. È il modo in cui tanti pazienti si rapportano con noi, a non esserlo più.

Alcune delle mani che ci applaudivano hanno distrutto i nostri Pronto soccorso e le nostre ambulanze. Mani che si chiudono in pugni e che scaricano su di noi la rabbia per eventi di cui non possiamo avere colpa. I canti si sono trasformati troppo spesso in insulti, urlati in corsia o vomitati sui social network. Non riceviamo più disegni o poesie, ma lettere di avvocati che chiedono risarcimenti e ci portano in tribunale. Le preghiere per la nostra salute si sono trasformate in minacce per ottenere il certificato di esenzione dal vaccino o per rifiutare cure salvavita in nome delle teorie più strampalate.

Non abbiamo mai condiviso la parola “eroe”. Non capivamo i canti, le dediche, i disegni. Ci facevano piacere, com’è ovvio, ma in fondo facevamo solo il nostro mestiere. Quello che abbiamo giurato di fare, appunto. E allora non vogliamo certo chissà quali onori. Ma il rispetto e la riconoscenza sì. Li pretendiamo.

 

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

 

Articoli correlati
Vaccini, Oms e Unicef: “Oltre 120mila bambini a ‘dose zero” tra Europa e Asia Centrale”
La specialista regionale dell'UNICEF per le vaccinazioni in Europa e Asia Centrale: "Non c’è ragione per cui i bambini debbano correre il rischio di morire per malattie prevenibili con un vaccino. Dare priorità ai finanziamenti e investimenti sui programmi di immunizzazione e sistemi sanitari”
Covid: spray nasale con anticorpi protegge da infezione. Gli scienziati: “Approccio utile contro nuove varianti e in futuro anche contro altri virus”
I ricercatori del Karolinska Institutet, in Svezia, hanno dimostrato che lo spray nasale anti-Covid sviluppato, a base di anticorpi IgA, può offrire protezione dall'infezione. O almeno così è stato nei topi su cui è stato testato, come riportato da uno studio pubblicato su PNAS. I risultati aprono la strada a una nuova strategia per proteggere le persone ad alto rischio a causa delle diverse varianti del virus Sars-CoV-2 e possibilmente anche da altre infezioni
Dagli igienisti della SItI una Guida alle buone pratiche vaccinali
La Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) ha presentato il documento "Guida alle buone pratiche vaccinali", con l'obiettivo di promuovere e garantire servizi vaccinali di eccellenza in tutto il territorio nazionale
di V.A.
Fiaso: Covid ancora in calo, ma preoccupa l’influenza
Si conferma in calo l’indice dei ricoveri Covid. La rilevazione degli ospedali sentinella aderenti a Fiaso fa registrare un complessivo -16% nell’ultima settimana del 2023. Secondo l'ultima rilevazione Fiaso i virus influenzali stanno avendo un impatto in termini assoluti maggiore sugli ospedali
di V.A.
Covid: le varianti sono emerse in risposta al comportamento umano
Le varianti del virus Sars-CoV-2 potrebbero essere emerse a causa di comportamenti umani, come il lockdown o le misure di isolamento, le stesse previste per arginare la diffusione dei contagi. Queste sono le conclusioni di uno studio coordinato dall’Università di Nagoya e pubblicato sulla rivista Nature Communications. Utilizzando la tecnologia dell’intelligenza artificiale e la modellazione matematica […]
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...