Contributi e Opinioni 28 Agosto 2017 16:10

Non solo ai polmoni, l’inquinamento nuoce anche al cervello. L’intervista a Giovanni Viegi

Dall’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri l’intervista a Giovanni Viegi, ricercatore del Cnr di Palermo in occasione del 44esimo Congresso della Pneumologia italiana

L’inquinamento e le polveri sottili non provocano solo patologie e problemi respiratori, ma pure cardiopatie, ischemie e possono agire addirittura sul cervello. Le particelle più piccole, a partire dal Pm 2,5, possono infatti passare attraverso gli alveoli e arrivare ai capillari e da lì in periferia.

Basta pensare che uno studio canadese uscito in aprile e realizzato sulla popolazione maschile ha dimostrato che esiste una relazione tra la vicinanza alle strade molto trafficate e l’incidenza della demenza. Secondo la ricerca, chi vive a 50 metri da una via molto inquinata mostra un eccesso di rischio del 7%, “una percentuale consistente”. Un altro studio effettuato in Spagna, poi, evidenzia che in presenza di inquinamento e ondate di calore crescono le ospedalizzazioni dei pazienti con patologie neurologiche.

A spiegarlo al 44esimo Congresso della Pneumologia italiana a Bologna, è stato Giovanni Viegi, ricercatore del Cnr di Palermo che nel suo intervento ha parlato appunto di “Effetto multiorgano del Pm e delle polveri ultrasottili”. «Sono 465.000 i morti prematuri ogni anno imputabili all’inquinamento nell’Europa – spiega-, mentre sono 4,5 milioni gli anni di vita persi. Ora, se a partire dagli anni ’90 gli studi pneumologici sulla pericolosità dell’inquinamento sono fioriti, quelli sugli effetti extrarespiratori sono arrivati dopo e “forse manca ancora una certa consapevolezza della questione da parte di cardiologi e neurologi», aggiunge Viegi.

«Bisognerebbe invece considerare che certe particelle incrementano la coagulazione, hanno effetto sul sistema elettrico provocando fibrillazioni e agiscono anche sul sistema nervoso centrale, passando dai polmoni al sangue al cervello. Quanto alle agenzie ambientali prima si sono concentrate sul Pm10, poi sul Pm 2,5, ma per gli specialisti bisognerebbe indagare meglio anche sulle nanoparticelle, quelle sotto al micron che per il momento sono osservate solo per studio. In Europa ci sono tre zone particolarmente inquinate: la pianura padana, la zone della Ruhr in Germania e alcune aree industrializzate della Polonia» prosegue il ricercatore.

«Il problema è che se si vuole ridurre l’inquinamento è necessario cambiare moltissimo le nostre abitudini e questo va in conflitto con l’economia». Eppure, «anche se nessuno sembra disposto a impegnarsi di più sulla prevenzione, se si agisse nel modo giusto ci si guadagnerebbe, perché l’inquinamento ha un costo sociale, di cura, di ore non lavorate da chi si ammala che, sommato, supera quello dei vantaggi economico dell’industrializzazione».

«Lo stesso ragionamento – aggiunge il ricercatore del Cnr – vale per le sigarette, perché l’introito che lo Stato ha non vale tanto quanto i fondi spesi per le cure di chi si ammala”. Insomma, il messaggio è che “bisogna impegnarsi di più nella prevenzione“, mentre l’invito a cardiologi e neurologi è “di approfondire sul tema degli effetti extra-respiratori dell’inquinamento».

Fonte: Dire.
Per approfondire www.aiponet.it

 

Articoli correlati
Inquinamento: l’Emilia Romagna investe 154 milioni nel prossimo Piano dell’Aria
Malgrado le osservazioni critiche dell'opposizione, disco verde della commissione Politiche per la Salute dell'Emilia-Romagna al prossimo Piano dell'Aria (Pair 2030) proposto dalla giunta regionale per ridurre gli effetti dell'inquinamento
di V.A.
Clima pazzo e inquinamento aumentano il rischio di maculopatie senili
La crisi climatica e l’inquinamento atmosferico ad essa legato rappresentano un’urgenza anche per la salute dei nostri occhi,  che va ben oltre quella finora considerata di congiuntiviti e occhio secco. Uno studio canadese, il più ampio mai realizzato, pubblicato il mese scorso su Ophthalmic Epidemiology e condotto su 1,7 milioni di americani over 65, ha evidenziato una correlazione significativa tra maggiore probabilità di gravi problemi alla vista e temperature più elevate
di V.A.
Il traffico aumenta la pressione sanguigna, un effetto che dura fino a 24 ore
Uno studio dell'Università di Washington, pubblicato sulla rivista Annals of Internal Medicine, ha rilevato che l'aria non filtrata proveniente dal traffico delle ore di punta aumenta significativamente la pressione sanguigna dei passeggeri, sia mentre si trovano in automobile che fino a ben 24 ore dopo
Inquinamento: la Corte Europea dei diritti dell’Uomo condanna l’Italia
Massimo Tortorella, presidente Consulcesi: “Sentenza storica: da Europa diritto a vivere in un ambiente salubre anche senza danno alla salute. Forti analogie con la nostra azione collettiva Aria Pulita, nn messaggio positivo anche per i 600 mila richiedenti"
Ue verso aria più pulita, parte carbon tax alle frontiere
Ridurre le emissioni inquinanti e, di conseguenze, ridurre il loro impatto sulla salute ambientale e dell'uomo. Queste sono solo alcuni degli ambiziosi obiettivi della Carbon Tax dell’Unione Europea alle frontiere, entrata in vigore da pochi giorni
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...