Una nota congiunta di Paola Boldrini, Vice Presidente Comm. Igiene e Sanità, Gianfranco Ganau, capogruppo del Pd al Consiglio regionale della Sardegna e Stefano Manai, Responsabile nazionale della formazione sanitaria del Pd contesta l’ipotesi avanzata dal senatore Carlo Doria di abolire il numero chiuso
«Ci lasciano alquanto perplessi le dichiarazioni rilasciate dal Prof. Doria che ben dovrebbe conoscere, in qualità di medico e docente universitario, quali sono le problematiche legate alla grave carenza di personale che la pandemia ha notevolmente accentuato. In Sardegna, come in tutte le altre regioni, non mancano medici ma medici specialisti e la proposta di eliminare il numero chiuso avanzata dal Senatore Doria, non solo non risolverebbe il problema ma andrebbe a rendersi complice di quella cattiva programmazione che ad oggi vede 10mila medici impossibilitati nel continuare il proprio percorso formativo post laurea, incastrati nel così definito “imbuto formativo”». Così in una nota la senatrice dem Paola Boldrini, Vice Presidente Comm. Igiene e Sanità, Gianfranco Ganau, capogruppo del Pd al Consiglio regionale della Sardegna, Stefano Manai, Responsabile nazionale della formazione sanitaria del Pd.
«La vera soluzione, che già è stata portata avanti dall’attuale esecutivo giallo-rosso – continua la nota Pd – è quella di finanziare ed aumentare ulteriormente le borse di specializzazione e dei medici di medicina generale, di pari passo aumentando il numero di accessi per il corso di laurea in infermieristica e di altre professioni sanitarie. Solo così risponderemo in maniera seria e senza spot propagandistici alle reali esigenze della sanità del territorio. Tale aumento inoltre deve andare in parallelo all’allargamento della rete formativa in quanto l’attuale risponde ad un numero limitato delle esigenze formative rispetto a quelle reali, le quali devono essere valutate per necessità come prevede l’osservatorio»
«Va rimarcato che quest’anno – concludono gli esponenti Pd – proprio per incentivare i medici sardi a rimanere nella regione, sono state aumentate le borse regionali del 600% grazie ad un disegno di legge presentato dai Progressisti e fortemente sostenuto anche dal Partito Democratico. Anche in ragione di ciò risulta infondata la dichiarazione del Senatore che riportiamo integralmente: “è evidente che il numero chiuso non consenta la formazione di un numero sufficiente di medici sardi per coprire le esigenze del sistema sanitario regionale”. Infine ci preme sottolineare che al momento non sono presenti le condizioni e la necessità per eliminare una selezione a valle, ci sono sicuramente i margini per migliorarla. Quello che potremmo fare fin da subito è inserire una bibliografia ufficiale, aumentare i quesiti di logica e problem solving, istituire una piattaforma online nazionale che possa impartire nozioni di biologia ,chimica ,matematica e fisica per poter far partecipare gli studenti con una più equa base di partenza. Il Senatore Doria è un docente universitario il quale dovrebbe essere consapevole delle relative problematiche che l’abolizione del numero chiuso porterebbe alla qualità della didattica».