Presentato il reclamo al Comitato Europeo dei Diritti Sociali del Consiglio d’Europa contro l’esclusione del Nursing Up dalle trattative integrative. Lo annuncia in una nota il sindacato di categoria degli infermieri. «Stiamo andando avanti nel percorrere le strade che il diritto ci consente per opporci all’esclusione dai tavoli della contrattazione integrativa e decentrata nelle aziende […]
Presentato il reclamo al Comitato Europeo dei Diritti Sociali del Consiglio d’Europa contro l’esclusione del Nursing Up dalle trattative integrative. Lo annuncia in una nota il sindacato di categoria degli infermieri.
«Stiamo andando avanti nel percorrere le strade che il diritto ci consente per opporci all’esclusione dai tavoli della contrattazione integrativa e decentrata nelle aziende sanitarie ed ospedaliere italiane – dichiara il presidente Nursing Up Antonio De Palma – un’esclusione che, come è noto, fa seguito alla mancata sottoscrizione del Ccnl comparto sanità 2016-2018».
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«Il reclamo in sede internazionale è doveroso – prosegue – e ci serve per contestare la legittimità dell’art. 8 del suddetto contratto, si tratta di una norma, come più volte ribadito, che per noi è in palese contrasto, sia con quanto sancito dall’articolo 39 della Costituzione, sia con l’articolo 11 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo in tema di tutela delle libertà di riunione e di associazione in cui rientrano anche le libertà sindacali».
Con il documento presentato questa mattina, Nursing Up chiede al Comitato dei diritti sociali del Consiglio d’Europa di esprimersi sulle eventuali violazioni della Carta Sociale Europea e, di conseguenza, sull’esigenza che la norma impugnata venga cancellata dalla legislazione italiana.
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