Contributi e Opinioni 1 Agosto 2019 14:52

Oncologia, INSIDE: il macchinario che monitora in tempo reale la radioterapia

CNAO, Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica, insieme all’INFN, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, all’Università di Pisa, alla Sapienza Università di Roma e al Museo Storico della Fisica e Centro Studi e Ricerche “Enrico Fermi”, ha avviato la sperimentazione di un sistema di imaging in grado di ‘fotografare’ i fasci di protoni e ioni carbonio utilizzati […]

CNAO, Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica, insieme all’INFN, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, all’Università di Pisa, alla Sapienza Università di Roma e al Museo Storico della Fisica e Centro Studi e Ricerche “Enrico Fermi”, ha avviato la sperimentazione di un sistema di imaging in grado di ‘fotografare’ i fasci di protoni e ioni carbonio utilizzati per colpire i tumori con l’adroterapia e di rendere più precise le terapie.

E’ il primo sistema al mondo bimodale (composto da uno scanner PET e da un tracciatore di particelle cariche) in grado di monitorare in tempo reale i fasci di ioni carbonio e protoni utilizzati nell’adroterapia oncologica per colpire i tumori resistenti alla radioterapia ai raggi X e non operabili: si chiama INSIDE, Innovative Solution for Dosimetry in Hadrontherapy, e la Fondazione CNAO, Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica di Pavia, insieme all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), al Dipartimento di fisica dell’Università di Pisa e alla Sapienza Università di Roma, ne ha avviato la sperimentazione sui pazienti, con l’obiettivo di verificare ancora più efficacemente gli effetti dell’adroterapia sui tessuti tumorali e rendere ancora più preciso il trattamento.

Per questo scopo è stato avviato uno studio clinico che coinvolgerà 40 pazienti del CNAO sottoposti ad adroterapia per il trattamento di meningiomi e tumori del distretto testa-collo (carcinoma adenoideo-cistico, cordoma della base del cranio, carcinoma del rinofaringe).

CNAO è l’unico centro italiano e uno dei soli 6 al mondo in grado di erogare l’adroterapia con protoni e ioni carbonio, forma avanzata di radioterapia capace di colpire i tumori non operabili e resistenti alla radioterapia tradizionale.

Osservare le radiazioni in “tempo reale”

Per colpire i tessuti tumorali l’adroterapia oncologica utilizza fasci di protoni o ioni carbonio che, rispetto ai raggi X impiegati nella radioterapia tradizionale, hanno la capacità di rilasciare la loro energia solo in prossimità della massa tumorale, riducendo al minimo l’impatto sui tessuti sani circostanti e i conseguenti effetti collaterali.

INSIDE è uno strumento posizionato vicino al letto dove il paziente riceve il trattamento con adroterapia e si compone di due rilevatori (un sistema di imaging bi-modale, con uno scanner per la Tomografia a Emissione di Positroni-PET e un tracciatore di particelle cariche) in grado di misurare le particelle secondarie prodotte durante il trattamento facendo capire con un brevissimo scarto temporale dove si sta rilasciando l’energia e se il volume tumorale, in seguito al trattamento, si modifica.

Viviana Vitolo, radioterapista oncologa del CNAO, spiega: “Già oggi l’adroterapia, grazie alle caratteristiche fisiche dei protoni e degli ioni carbonio, è in grado di colpire i tessuti malati con grande precisione, ma grazie a INSIDE d’ora in avanti sarà possibile osservare in tempo reale come il tumore reagisce al trattamento, se si modifica di dimensioni rispetto alla situazione basale definita nella fase di preparazione al trattamento. Sulla base di queste osservazioni, che raccoglieremo grazie allo studio clinico avviato al CNAO, si potrà ricalibrare il fascio di particelle e rendere il trattamento ancora più preciso e potenzialmente ancora più efficace”.

Elisa Fiorina, ricercatrice dell’INFN, sottolinea: “INSIDE è una tecnologia di eccellenza a cui l’INFN ha contribuito in modo sostanziale a partire dalla fase di progettazione dei rivelatori fino alla costruzione del sistema installato al CNAO e alla preparazione ed esecuzione dei test clinici. Nei prossimi mesi, INSIDE opererà in modo bimodale raccogliendo nuovi dati e impiegando strumenti avanzati di image processing e simulazioni Monte Carlo per analizzarli, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente, nella pratica clinica, il controllo di qualità dei trattamenti con protoni e ioni carbonio”.

Maria Giuseppina Bisogni, professoressa di fisica medica dell’Università di Pisa e responsabile del gruppo di progetto INSIDE, aggiunge: INSIDE è un sistema di monitoraggio innovativo. È capace di fotografare ciò che avviene nel paziente durante un trattamento di adroterapia controllandone le zone trattate. Questo è possibile perché, unico nel suo genere, INSIDE sfrutta la rivelazione combinata dei diversi segnali emessi dal corpo in seguito all’interazione con il fascio terapeutico. I risultati dello studio saranno fondamentali per valutare l’impatto clinico derivante dall’impiego di questo potente strumento e sfruttare così al meglio l’enorme potenziale della adroterapia”.

Alessio Sarti, docente di fisica sperimentale della Sapienza Università di Roma spiega: “La caratteristica unica del sistema INSIDE è la capacità di monitorare anche i trattamenti effettuati con ioni carbonio. Grazie al rivelatore progettato presso il Dipartimento di Scienze di base e applicate per l’ingegneria della Sapienza è possibile rivelare le radiazioni secondarie generate dall’interazione degli ioni carbonio con i tessuti del paziente, per controllare in tempo reale il percorso del fascio. Nell’ambito della collaborazione interdipartimentale Applied Radiation Physics Group (Arpg – Sapienza) coordinata da Vincenzo Patera e Riccardo Faccini, abbiamo anche sviluppato gli algoritmi di ricostruzione e analisi dei dati permettendo allo staff del CNAO di osservare cosa accade mentre il paziente viene trattato”.

INSIDE: fisica e medicina per migliorare le cure oncologiche

La sperimentazione sui pazienti e l’avvio dello studio clinico rappresentano la seconda fase del progetto INSIDE, finanziata dalla Fondazione CNAO e portata avanti dalla Fondazione stessa insieme all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (con le sezioni di Torino, Milano, Pisa, Roma1 e i Laboratori Nazionali di Frascati), al Dipartimento di fisica “Enrico Fermi” dell’Università di Pisa, e Sapienza di Roma. In questa fase il progetto si svolge in una delle tre sale di trattamento del CNAO dove i due rilevatori che compongono il sistema INSIDE sono stati installati su una struttura prossima al letto su cui il paziente riceve il trattamento con adroterapia.

La prima fase del progetto INSIDE, che si era concentrata invece sulla creazione dei due rilevatori, è stata portata avanti tra il 2013 e il 2016, grazie a un PRIN (Progetto di Rilevante Interesse Nazionale) da 1 milione di euro del Ministero dell’Università e della Ricerca, dall’Università di Pisa, in veste di coordinatore, in collaborazione con gli Atenei di Torino, la Sapienza di Roma”, il Politecnico di Bari, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, il Museo Storico della Fisica e Centro Studi e Ricerche “Enrico Fermi” e il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica (CNAO).

Lo studio clinico su 40 pazienti

E’ stato avviato uno studio clinico osservazionale che consiste nella sperimentazione di INSIDE su 40 pazienti del CNAO che si sottopongono ad adroterapia con protoni, per il trattamento di meningiomi e carcinomi squamocellulari della rinofaringe, e con ioni carbonio per il trattamento di carcinomi adenoideo-cistici e cordomi della base del cranio. Il piano di trattamento per queste patologie prevede dalle 15 alle 35 sedute di adroterapia, una al giorno. Lo studio clinico prevede all’inizio 3/4 misurazioni attraverso INSIDE, durante la prima settimana di trattamento, e in seguito 1 misurazione a settimana.

Sulla base delle rilevazioni di INSIDE e dei risultati di eventuali Tac di rivalutazione, è possibile osservare le modifiche morfologiche subite dalla massa tumorale durante la terapia e, se necessario, rivedere e aggiornare il piano di trattamento per renderlo ancora più preciso.

Articoli correlati
Rischio cardiovascolare al femminile, le donne italiane lo sottostimano
La maggior parte delle donne italiane sottostima il proprio rischio cardiovascolare, non conosce tutti i fattori di rischio, e anche quando li conosce, non migliora il proprio stile di vita. È quanto emerge dallo studio CARIN WOMEN condotto da A.R.C.A. (Associazioni Regionali Cardiologi Ambulatoriali) , realizzato con il contributo non condizionante di Daiichi Sankyo Italia
Fondazione AIRC: con Le Arance della Salute, una mobilitazione collettiva contro il cancro
L’anno di Fondazione AIRC inizia con una nuova campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi che invita ad agire concretamente per fare la differenza, per se stessi e per gli altri, attraverso l’adozione di sane abitudini e il sostegno alla ricerca
Tumori del sangue, creato algoritmo che potrebbe migliorare diagnosi e cure
I ricercatori di Genomics England, dell'Università di Trieste e del Great Ormond Street Hospital for Children dell’NHS Foundation Trust hanno sviluppato un nuovo algoritmo per rendere più accurata l'analisi del sequenziamento completo del genoma, effettuato con tecniche di Whole Genome Sequencing (WGS) in pazienti con tumori del sangue
di V.A.
Tumori: test genomici sottoutilizzati e gravi disparità regionali, 14 punti per ridefinire gli standard
Una ricerca condotta da Cipomo con il contributo di Cergas SDA Bocconi, ha rilevato gravi disparita regionali in Italia nell'accesso e nell'organizzazione dell'oncologia di precisione
di V.A.
Tumori: nuova vita alle statine e agli antifungini, studio rivela efficacia contro le cellule malate
"Affamare" i tumori e poi colpirli "riciclando" farmaci ben noti, a basso costo, utilizzati da anni per tutt’altri scopi, in grado di arrestare la crescita delle cellule tumorali, messe a "stecchetto" con brevi cicli di digiuno. Così i farmaci che, come le statine, impediscono la sintesi di colesterolo cruciale per soddisfare il bisogno di nutrienti delle cellule tumorali, combinati a brevi cicli di digiuno, potrebbero diventare una terapia “low cost” per combattere tumori difficili come quello al pancreas, il carcinoma del colon-retto e il melanoma. Lo dimostra una ricerca appena pubblicata sulla rivista Nature Communication da un team di ricercatori dell’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova
di V.A.
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Alzheimer, Spadin (Aima): “Devasta l’economia della famiglia, la sfera psicologica e le relazioni di paziente e caregiver”

La Presidente Aima: “Due molecole innovative e capaci di modificare la progressione della malattia di Alzheimer sono state approvate in diversi Paesi, ma non in Europa. Rischiamo di far diventar...
Salute

Disturbi alimentari, ne soffrono più di tre milioni di italiani. Sipa: “Centri di cura pochi e mal distribuiti”

Balestrieri (Sipa): "Si tratta di disturbi che presentano caratteristiche legate certamente alla sfera psicologica-psichiatrica, ma hanno anche un’importante componente fisica e nutrizionale che...
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"