La tecnologia per l’inclusione socio educativa e per garantire lo studio a chi non può frequentare le lezioni in classe per motivi di salute. È questo l’obiettivo del progetto TRIS giunto alla sua seconda fase e realizzato da Fondazione TIM in collaborazione con CNR – Istituto delle Tecnologie Didattiche e ANP – associazione nazionale dei dirigenti […]
La tecnologia per l’inclusione socio educativa e per garantire lo studio a chi non può frequentare le lezioni in classe per motivi di salute. È questo l’obiettivo del progetto TRIS giunto alla sua seconda fase e realizzato da Fondazione TIM in collaborazione con CNR – Istituto delle Tecnologie Didattiche e ANP – associazione nazionale dei dirigenti pubblici e delle alte professionalità della scuola – per portare la scuola a casa dei piccoli malati.
Una delle principali novità è la realizzazione, grazie all’ANP, del primo censimento in Italia dei ragazzi che non possono frequentare normalmente le lezioni in aula per fotografare questa realtà che al momento non si avvale di statistiche aggiornate. E accanto a questo sarà, inoltre, realizzata una mappatura delle pratiche adottate ad oggi nelle scuole, in assenza di una soluzione certificata e valida per tutti, per gestire questi casi di mancata frequenza.
Contestualmente, verrà realizzata una piattaforma online per l’erogazione di un Massive Open Online Course (MOOC) sul modello TRIS, che sarà accessibile a tutti i docenti, che potranno fruire di un corso certificato, corredato di tutoring da parte dei ricercatori del CNR-ITD.
“TRIS” (Tecnologie di Rete e Inclusione Socio-educativa), è stato sperimentato dal 2013 al 2017 da CNR-ITD di Genova, su richiesta del MIUR, col sostegno di Fondazione TIM, su tre studenti costretti a casa da una grave forma allergica (MCS) e uno in attesa di trapianto e ha coinvolto 10 classi, con oltre 150 alunni e 112 docenti. Il modello ha dato vita a una cosiddetta classe ibrida che coniuga la tecnologia con un processo di innovazione della didattica. In tale senso, oltre l’86% dei docenti coinvolti ha, infatti, cambiato l’approccio nei confronti della propria pratica professionale passando da una docenza puramente trasmissiva frontale a un approccio più collaborativo con un beneficio non solo per lo studente a casa, ma per tutta la classe. In questa direzione tutti gli studenti hanno imparato a lavorare insieme e a usare una molteplicità di strumenti tecnologici in un nuovo ambiente di apprendimento contemporaneamente reale e virtuale.
I risultati della sperimentazione e gli sviluppi delle attività del progetto TRIS verranno presentate presentata venerdì 16 marzo a Milano nel corso dell’iniziativa Digital Week da Fondazione TIM, ANP e Istituto per le Tecnologie Didattiche del CNR di Genova nel corso del workshop “TRIS.2 – La scuola che arriva a casa”.