Il presidente del Consiglio dell’Ordine degli Assistenti sociali: «Bene il Patto per la Salute, da gennaio lavoreremo affinchè non resti sulla carta»
Il Patto per la Salute convince anche il mondo delle professioni sanitarie. «Gli assistenti sociali italiani condividono lo spirito del Patto per la Salute che dopo cinque anni, impegna il governo nazionale e quello dei territori nel rilancio del Sistema Sanitario Nazionale. Insieme all’aumento del fondo sanitario e alle nuove assunzioni, ci preme sottolineare che viene riconosciuta per la prima volta, insieme alle altre aree professionali, l’importanza del servizio sociale».
Lo dice Gianmario Gazzi, presidente del Consiglio dell’Ordine degli Assistenti sociali commentando la firma del Patto Stato-Regioni.
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«Soddisfatti che venga ribadita la centralità dell’integrazione socio-sanitaria e socio-assistenziale per garantire alle persone dignità e cure lì dove vivono – continua – Dipendenze, salute mentale, minori, continuità delle cure, prevenzione: tutto questo è il nostro impegno quotidiano. Da gennaio lavoreremo a stretto contatto con il ministero della Salute perché questo importante atto di programmazione non resti sulla carta mettendo la nostra professionalità al servizio di una sanità migliore e uguale per tutti».