La Regione Emilia Romagna ha presentato il nuovo piano volto a proseguire il lavoro svolto negli ultimi anni per la bonifica e lo smaltimento dell’amianto. Tra gli obiettivi da raggiungere spiccano il consolidamento della sorveglianza sanitaria e epidemiologica e il miglioramento della qualità degli ambienti occupazionali. E’ proprio sui posti di lavoro dove si entra […]
La Regione Emilia Romagna ha presentato il nuovo piano volto a proseguire il lavoro svolto negli ultimi anni per la bonifica e lo smaltimento dell’amianto. Tra gli obiettivi da raggiungere spiccano il consolidamento della sorveglianza sanitaria e epidemiologica e il miglioramento della qualità degli ambienti occupazionali. E’ proprio sui posti di lavoro dove si entra in contatto con l’amianto che si sviluppa la maggior parte dei mesoteliomi, i tumori causati da questa sostanza. Bonificare i luoghi di lavoro dalla presenza di amianto è quindi di importanza strategica per diminuire il rischio di sviluppare questo genere di cancro. Oltre al controllo della qualità degli ambienti occupazionali, il piano prevede anche la nascita di un programma regionale di assistenza, non solo sanitaria ma anche informativa, rivolto ai lavoratori che sono maggiormente esposti al rischio, e la creazione di una rete volta alla presa in carico globale dei pazienti affetti da mesotelioma pleurico che sia in grado di fornire la migliore assistenza possibile sia in ospedale che sul territorio. Da evidenziare anche l’intenzione di individuare una località all’interno della regione dove smaltire i rifiuti contenenti amianto, che oggi sono invece principalmente diretti in Germania. Dal 2004 l’Emilia Romagna ha investito risorse significative per la bonifica: si parla di oltre 18 milioni di euro spesi per la mappatura di più di 1000 strutture con amianto che è stato rimosso nel 70% dei casi.