Al Forum Risk Management 3 vincitori e 15 menzioni speciali tra i 122 i progetti per migliorare la sicurezza delle cure; 101 dalla sanità pubblica e 21 dalle strutture private
Si è svolta di recente la Cerimonia di premiazione del 4° “Premio Sham per la prevenzione dei rischi”, l’iniziativa che quest’anno ha raccolto ben 122 progetti di miglioramento nella sicurezza delle cure. L’evento si è tenuto nel capoluogo toscano durante la 13a edizione di Forum Risk Management in Sanità.
A ricevere il premio di 6mila euro da reinvestire nei progetti vincitori sono state l’AOU Maggiore della Carità di Novara; l’Istituto Ortopedico del Mezzogiorno d’Italia “Franco Scalabrino” – G.I.O.M.I. S.p.A. di Messina e l’Associazione “La Nostra Famiglia” – IRCCS “E. Medea” di Como. I progetti presentati – già in corso in queste strutture – riguardano, rispettivamente: i modelli predittivi per evitare il sovraffollamento ospedaliero, l’informatizzazione “intelligente” delle check list chirurgiche e il contenimento delle Infezioni Correlate all’Assistenza (ICA) in una struttura riabilitativa dell’età evolutiva.
Il 2019 è stato il primo anno che ha visto la partecipazione anche delle strutture private e religiose senza fine di lucro.
“Scopo del Premio è diffondere e uniformare le buone pratiche locali a livello nazionale, far crescere la cultura della prevenzione e far incontrare, perché si confrontino sul tema della sicurezza, i grandi ambiti della sanità in Italia: pubblico, privato e privato religioso senza fine di lucro. La sicurezza delle cure – ha detto Roberto Ravinale, direttore esecutivo di Sham in Italia – è e deve essere il comune denominatore nell’intero ecosistema sanitario e il risultato eccezionale del Premio, quest’anno, testimonia l’investimento e la crescente importanza del Risk Management e della prevenzione in Italia”.
Ecco alcuni dati dell’edizione 2019:
3 progetti vincitori e 15 menzioni speciali
122 progetti candidati da 78 strutture sanitarie in 16 regioni
101 progetti dal pubblico, 21 dalle strutture private
Con 26 progetti, Il Piemonte è la prima Regione per numero di progetti presentati,
L’Azienda Ospedaliera di Perugia è la prima tra le strutture pubbliche con 6 progetti.
La Fondazione Poliambulanza di Brescia è la prima tra le strutture private con 4.
Il premio nasce circa 20 anni fa in Francia da Sham, mutua assicurativa, oggi società del gruppo Relyens e da oltre 90 anni specializzata nella gestione della RC Sanitaria e nel risk management. Attualmente l’Italia è prima per numero di candidature presentate, a riprova dell’interesse della Sanità nazionale nei confronti del binomio salute e sicurezza.
“Un sentito ringraziamento va ai professionisti sanitari italiani per la grande partecipazione e le preziose buone pratiche che hanno condiviso con i loro colleghi qui al Premio Sham – ha commentato Jean-Luc Chassaniol, Direttore del Gruppo Ospedaliero Universitario di Psichiatria e Neuroscienze di Parigi e Vice Presidente di Sham -. Viviamo un periodo nel quale fattori che vanno dall’intelligenza artificiale all’invecchiamento della popolazione stanno mutando sia l’orizzonte del rischio clinico che il raggio degli strumenti sviluppati per contenerlo. L’investimento in prevenzione, l’aggiornamento professionale e il confronto tra le migliori esperienze sul campo è fondamentale per il futuro della sicurezza. E il Gruppo Relyens, attraverso il suo brand Sham, ha l’ambizione di continuare ad essere sempre più parte integrante di questo futuro, affiancando gli attori sanitari europei nella gestione, miglioramento e copertura dei loro rischi”.