Erogato in modalità FAD, il corso è stato presentato in occasione del webinar tenutosi il 19 marzo scorso al quale hanno partecipato circa 300 professionisti. Con questo corso, la FNO TSRM e PSTRP dà seguito ad un impegno assunto con il Consiglio Superiore della Magistratura e con il Consiglio Nazionale Forense per garantire competenze funzionali alla collaborazione tecnica con l’amministrazione della Giustizia e con gli operatori forensi
Accrescere il bagaglio culturale e formativo, sotto l’aspetto giuridico, delle professioni sanitarie e preparare al meglio quei professionisti che intendono iscriversi negli albi dei Tribunali quali periti o consulenti o svolgere una attività quali consulenti di parte. Questo è l’obiettivo posto a fondamento del corso promosso dalla Federazione nazionale dei Tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione dal titolo “Gli strumenti della responsabilità professionale sanitaria e la consulenza tecnica ATP, mediazione/conciliazione, ruolo del perito/consulente”, realizzato dalla Commissione Sistema di protezione e polizza assicurativa (SPePA), attraverso il Comitato scientifico composto dal dott. Roberto Andreussi, dal Prof. Paolo D’Agostino e dal dott. Antonio Di Lascio e il qualificato contributo di autorevoli relatori ed esperti sul tema.
Il corso sarà disponibile in modalità FAD fino al 31 dicembre 2021 ed è stato ufficialmente comunicato a tutti i Presidenti degli Ordini e alle Commissioni di albo nazionali nel webinar del 19 marzo scorso, a cui hanno partecipato il Presidente della FNO TSRM e PSTRP, Alessandro Beux, il Tesoriere nazionale, Teresa Calandra, oltre che i relatori coinvolti nel corso con brevi interventi di presentazione: il tutto alla presenza di circa 300 professionisti. Il progetto formativo proposto prevede un impegno di 20 ore suddivise in cinque i blocchi didattici con relazioni attinenti l’ambito giuridico e medico-legale.
Nell’ambito della responsabilità sanitaria occorre ricordare i cambiamenti determinati dalla legge 24/2017 che ha inserito norme vincolanti, sia in ambito penale che civile, in merito ai criteri di nomina dei consulenti tecnici d’ufficio e dei periti nei giudizi di responsabilità sanitaria. Infatti, ai sensi dell’art. 15, nei procedimenti civili e nei procedimenti penali aventi oggetto la responsabilità sanitaria, “l’autorità giudiziaria affida l’espletamento della consulenza e della perizia ad un collegio costituito da un medico legale e da esperti nella disciplina riferiti a tutte le professioni sanitarie, che abbiano specifica e pratica conoscenza di quanto oggetto del procedimento”.
Ne consegue che, il Magistrato civile, penale o amministrativo che dovrà affrontare una questione in materia di responsabilità professionale sanitaria, si rivolgerà a dei professionisti sanitari esperti ed iscritti in appositi albi tenuti presso i Tribunali italiani, i quali devono possedere una conoscenza sia pratica che specifica nella materia oggetto del procedimento giudiziario: in altre parole, per giudicare un Ortottista il Giudice dovrà fare riferimento a un Ortottista che sia esperto dell’atto sanitario da giudicare (e non a un Oculista); oppure, in caso di giudizio che riguardi un Igienista dentale, il Giudice dovrà incaricare, come specialista insieme al Medico legale, un Igienista dentale esperto di quella problematica specifica (e non un Odontoiatra), ecc..
Sulla base di tale previsione normativa, il Consiglio Superiore della Magistratura con una serie di interventi ha promosso l’armonizzazione dei criteri e delle procedure per la formazione degli albi dei periti e dei consulenti tecnici presso i Tribunali, con un Accordo sottoscritto anche dalla nostra Federazione che ha inteso promuovere buone prassi sul tema dell’affidamento degli incarichi da parte del Giudice, garantendo la presenza negli albi di professionisti di elevate qualità, attraverso l’uso di conoscenze tecnico-scientifiche corrette ed affidabili da assegnare ai casi concreti. Si tratta di una disposizione importante perché tutela la posizione del professionista chiamato a rispondere della propria responsabilità nelle sedi giudiziarie e che ha diritto, nell’ambito del giudizio, ad essere valutato, per il suo operato, da un Collegio che comprenda anche un suo collega, nominato consulente/perito che sia esperto, competente e in grado di interpretare le evidenze del caso, in modo corretto ed oggettivo.
Per questo la FNO TSRM e PSTRP ritiene prioritario dare seguito all’accordo sottoscritto con il Consiglio Superiore della Magistratura e il Consiglio Nazionale Forense impegnandosi a garantire, attraverso opportuni percorsi formativi per i professionisti afferenti alle 19 professioni rappresentate, competenze funzionali alla collaborazione tecnica con l’amministrazione della Giustizia e con gli operatori forensi, fornendo gli stessi professionisti di uno strumento formativo e informativo utile all’iscrizione presso un albo del Tribunale di riferimento e agli Ordini territoriali la possibilità di coinvolgere aspiranti esperti di cui possono garantirne la qualità della formazione. Un’esperienza unica e fondamentale nel suo genere per le professioni sanitarie.