La rete nazionale dei Registri tumori è legge da poche settimane. Ma è già il momento di fare il punto sulle novità di un provvedimento che, insieme al varo del referto epidemiologico, può dare un impulso importante nella cura e nella lotta al cancro e sulle conseguenze degli inquinanti ambientali. Molteplici gli obiettivi della legge: […]
La rete nazionale dei Registri tumori è legge da poche settimane. Ma è già il momento di fare il punto sulle novità di un provvedimento che, insieme al varo del referto epidemiologico, può dare un impulso importante nella cura e nella lotta al cancro e sulle conseguenze degli inquinanti ambientali. Molteplici gli obiettivi della legge: oltre la prevenzione, la messa in atto di misure di controllo epidemiologico delle malattie oncologiche e delle malattie infettive tumore-correlate, lo studio e monitoraggio dei fattori di rischio e fattori di protezione delle malattie sorvegliate, la promozione della ricerca scientifica in ambito oncologico, anche nel campo dei tumori rari. Tra i punti qualificanti anche l’istituzione del referto epidemiologico per il controllo sanitario della popolazione.
Di tutto questo si parlerà venerdì 10 maggio alle ore 10 presso la Sala Tatarella della Camera dei deputati (Palazzo dei Gruppi parlamentari) in un convegno promosso dal Movimento Cinque Stelle ma a cui parteciperanno rappresentati di diversi partiti.
Oltre ai parlamentari delle Commissioni sanità di Camera e Senato (tra cui Massimo Enrico Baroni e Maria Domenica Castellone, relatori alla Camera e al Senato del provvedimento), interverranno esperti in digitalizzazione, epidemiologi, rappresentanti dell’Airtum, Associazione Italiana Registri Tumori, il Dipartimento Epidemiologia del Lazio e altri professionisti e medici, che da anni si occupano della raccolta dei dati sui casi di patologia e di tumore in Italia, tra cui Giuseppe Viggiano, Direttore Generale direzione digitalizzazione sistema informativo sanitario e statistico del Ministero della Salute.