La Cisl Medici, nei suoi rappresentanti Dott. Giuseppe Pergola, Dott. Nicola Buonaiuto, Dott. Benedetto Magliozzi e il segretario generale Cisl Medici Lazio Dott. Luciano Cifaldi, ha chiesto chiarimenti relativamente al divieto di utilizzo dei ricettari cartacei “rossi” nelle aziende sanitarie regionali. Ciò è stato fatto con «una nota inviata martedì 19 ottobre al Direttore regionale […]
La Cisl Medici, nei suoi rappresentanti Dott. Giuseppe Pergola, Dott. Nicola Buonaiuto, Dott. Benedetto Magliozzi e il segretario generale Cisl Medici Lazio Dott. Luciano Cifaldi, ha chiesto chiarimenti relativamente al divieto di utilizzo dei ricettari cartacei “rossi” nelle aziende sanitarie regionali.
Ciò è stato fatto con «una nota inviata martedì 19 ottobre al Direttore regionale Salute ed Integrazione sociosanitaria e per conoscenza all’Assessore Sanità e Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio ed ai componenti Consiglieri della VII Commissione».
Il divieto di utilizzo dei ricettari cartacei rossi, secondo il sindacato, determina importanti ripercussioni per il regolare lavoro dei Medici prescrittori. Infatti «perdura il noto, continuo e spesso grave malfunzionamento del sistema informatizzato che dovrebbe sostituire la prescrizione cartacea».
«Già in data 22.01.2021 – spiega il sindacato – la Cisl Medici aveva chiesto alla Regione Lazio “urgenti chiarimenti a tutela degli assistiti e dei dirigenti medici…invitando ad adottare gli atti di propria competenza per il ripristino di idonee condizioni organizzative ai fini di evitare l’insorgenza di disagi, rischi e conflittualità a carico dei pazienti e dei medici”».
«Dalla Regione Lazio nessun riscontro. Ed anzi – prosegue – in maniera inaspettata, alcune ASL si sono addirittura spinte a formalizzare, in note rivolte ai Medici, gravissime ed immotivate minacce di sanzione disciplinare nei confronti di coloro che – pur in presenza di malfunzionamenti, ritardi, disfunzioni del sistema informatico di prescrizione – adottino, per espletare compiutamente il proprio compito professionale, la prescrizione cartacea».
«Provvedimenti disciplinari – continua – per problematiche e malfunzionamenti in alcun modo imputabili ai Medici prescrittori che anzi si vengono a trovare come unici interlocutori del malcontento e delle doglianze degli assistiti costretti ad ulteriori attese per ritardi per loro incomprensibili».
«La Cisl Medici – conclude – sottolinea come lo strumento prescrittivo è da considerarsi al pari di ogni altro strumento che le Aziende ospedaliere e le Asl hanno il dovere di mettere a disposizione in modo efficiente e funzionante per il corretto espletamento del dovere professionale del Medico e per la tutela dei pazienti».
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