«La pandemia ha fatto emergere le carenze ospedaliere soprattutto nel settore emergenza-urgenza, dal 118 fino ai servizi ospedalieri. Occorre quindi riorganizzare l’attuale servizio sanitario attraverso una serie di iniziative concrete. È necessario investire in un sistema dell’emergenza sanitaria integrato, pubblico, equo e universalistico, in cui l’emergenza sanitaria territoriale costituisca il trait d’union indispensabile tra il […]
«La pandemia ha fatto emergere le carenze ospedaliere soprattutto nel settore emergenza-urgenza, dal 118 fino ai servizi ospedalieri. Occorre quindi riorganizzare l’attuale servizio sanitario attraverso una serie di iniziative concrete. È necessario investire in un sistema dell’emergenza sanitaria integrato, pubblico, equo e universalistico, in cui l’emergenza sanitaria territoriale costituisca il trait d’union indispensabile tra il territorio e il presidio ospedaliero, mediante l’istituzione di strutture pre-ospedaliere e ospedaliere integrate di emergenza-urgenza. Per questo come gruppo Coraggio Italia abbiamo presentato una proposta di legge a firma Mugnai, Bologna, Marin che va proprio in questa direzione e che accoglie le osservazioni e le proposte della Federazione italiana medicina di emergenza-urgenza e della gran parte delle maggiori società scientifiche rappresentative sul tema». Così in una nota il Gruppo di Coraggio Italia alla Camera.
«La proposta di legge in 9 articoli – continua la nota – si propone di stabilire struttura e funzioni del servizio di emergenza urgenza del prossimo futuro declinandone le molteplici attività e le prestazioni che deve assicurare valorizzando il personale dedicato all’emergenza con specifici percorsi di specializzazione e formazione a partire dalla realizzazione del Dipartimento integrato di emergenza. Questo modello organizzativo rinnovato definisce le dotazioni organiche uniformi del personale medico del sistema territoriale del soccorso, perseguendo l’attuazione della catena delle responsabilità e la definizione di budget uniformi e specifici rispetto alla mansione, definisce procedure omogenee per le centrali operative e per i processi clinici e assistenziali, organizzativi in ambito pre-ospedaliero e intraospedaliero, con la previsione di dotazioni tecnologicamente avanzate di collegamento informatico e un più razionale e corretto utilizzo delle risorse economiche. Una proposta di legge fondamentale per una riforma del sistema che è ormai diventata imprescindibile e non rinviabile».