«Non è in discussione l’elevato profilo morale e culturale del Mons. Paglia» sottolineano i deputati pentastellati della Commissione Affari Sociali che però ribadiscono: «Il Servizio sanitario nazionale è e deve rimanere laico e pubblico»
«Ha suscitato alcune perplessità la scelta, da parte del ministro Speranza, di nominare il Mons. Paglia a presiedere la commissione che avrà il compito di riformare l’assistenza sanitaria e socio-sanitaria delle persone anziane». Così le deputate e i deputati del MoVimento 5 Stelle in Commissione Affari sociali, che oggi hanno rivolto al ministero della Salute un’interrogazione sul tema.
«Comprendiamo la volontà del Governo di avvalersi di competenze non solo tecniche, ma anche di quelle nel campo delle scienze umane, e di abbracciare sensibilità diverse per perseguire un fine con rilevanti aspetti sociali: proprio per questo, però, avremmo auspicato un maggiore coinvolgimento degli attori dell’assistenza territoriale, come medici di famiglia e assistenti sociali».
«Non è in discussione l’elevato profilo morale e culturale del Mons. Paglia, pur ribadendo che il servizio sanitario nazionale è e deve rimanere laico e pubblico, e nel rivolgergli i nostri auguri di buon lavoro, ci auguriamo anche che il lavoro dell’intera commissione possa procedere più celermente del previsto. Le risorse del Recovery Fund arriveranno tra pochi mesi e l’assistenza sanitaria delle persone anziane non può attendere tre anni prima di una riforma seria ed efficace», concludono i portavoce pentastellati.