Umanizzazione delle cure, aziendalizzazione dei servizi sanitari, solidarietà, ambiente e ruolo dei medici. Su questi temi, il direttore responsabile de L’Osservatore Romano Andrea Monda e il presidente dei medici siciliani Toti Amato, accompagnato dall’addetto alla comunicazione della testata Maria Teresa Simeoni, si sono incontrati a Roma negli uffici della redazione del quotidiano per diffondere impegni […]
Umanizzazione delle cure, aziendalizzazione dei servizi sanitari, solidarietà, ambiente e ruolo dei medici. Su questi temi, il direttore responsabile de L’Osservatore Romano Andrea Monda e il presidente dei medici siciliani Toti Amato, accompagnato dall’addetto alla comunicazione della testata Maria Teresa Simeoni, si sono incontrati a Roma negli uffici della redazione del quotidiano per diffondere impegni condivisi nel segno della centralità della “persona”.
«È tempo di correggere le storture di un’aziendalizzazione ospedaliera sempre più marcatamente orientata al risparmio della spesa sanitaria – ha detto Amato – e ripartire dalla dignità dall’uomo e dalle sue specificità fisiche psicologiche, relazionali e multiculturali. Questo è possibile solo attraverso un percorso di vera umanizzazione che vada oltre l’ambito sanitario e di cura, ma dove i medici sono le prime sentinelle in grado di educare e modificare molti approcci, dalla semplificazione della relazione con il cittadino-paziente e il recupero di qualità e fiducia ormai perduti, alla qualità del processo assistenziale perché sia più confortevole e sempre indirizzato al rispetto della dignità della persona. Dignità e solidarietà sono le parole chiave per correggere ciò che è stato smantellato per troppo tempo».
«L’Ordine dei medici di Palermo – ha spiegato il presidente – è impegnato da anni nella raccolta di fondi per sostenere progetti di solidarietà. Grazie all’aiuto delle Suore Francescane Missionarie del Cuore Immacolato di Maria, presenti in Guinea Bissau da più di quarant’anni, è stato possibile costruire un piccolo ospedale nel villaggio di Nhacra, in piena foresta, attrezzandolo di tutte le apparecchiature e materiali sanitari necessari per un primo soccorso. Diffonderne le ragioni e i risultati ottenuti, in termini di vite salvate e curate grazie a un piccolo presidio, può essere da sprone per altri enti o semplici cittadini».
«Quando si parla di salute globale, un vero cambio di passo si può misurare però solo con il coinvolgimento di tutti – ha sottolineato il presidente dell’Omceo Palermo – Nessuno è escluso dall’appello dell’Enciclica sull’ambiente ‘Laudato si’ in cui Papa Francesco chiede una ‘conversione ecologica’. Siamo tutti responsabili e responsabilizzati: istituzioni, cittadini del mondo e media. Primi fra tutti i medici, che con grande partecipazione e contributi scientifici hanno di recente lanciato un grande allarme in occasione della Conferenza mondiale sulla Dieta mediterranea che si è svolta di recente a Palermo. Gli esperti di circa 90 Paesi hanno individuato nella dieta mediterranea il vero pilastro di salute per l’uomo e il pianeta, come l’unica strada percorribile per uscire dalla deriva di un ambiente malato.
«Su questo tema della sensibilizzazione alla conversione ecologica l’Osservatore Romano farà la sua parte», ha sostenuto il direttore Andrea Monda.
«Come Primo vicepresidente della Conferenza degli Ordini dei medici dell’Euro mediterraneo – continua Amato – l’impegno sul tema oggi è consolidare l’approccio scientifico della Conferenza mondiale come forum permanente tra i Paesi del Mediterraneo, culturalmente diversi ma uniti dal grande patrimonio della Dieta mediterranea, potenziando la rete degli Omceo dell’area attraverso il Comem».