«Il risarcimento del danno per le vittime di gravi incidenti deve assicurare, oltre al ristoro previsto per il danno biologico, specifiche e chiare risposte in termini di cura, assistenza a lungo termine e liquidazione in rendita, non tramite una mera dazione di denaro. Nei macrodanni che rendono le vittime non autosufficienti, l’Italia è un passo […]
«Il risarcimento del danno per le vittime di gravi incidenti deve assicurare, oltre al ristoro previsto per il danno biologico, specifiche e chiare risposte in termini di cura, assistenza a lungo termine e liquidazione in rendita, non tramite una mera dazione di denaro. Nei macrodanni che rendono le vittime non autosufficienti, l’Italia è un passo indietro in termini di assistenza sanitaria, presa in carico e reinserimento lavorativo e sociale dei danneggiati, che quindi patiscono una forma di ingiustizia sociale. Per questo è necessaria una normativa europea comune, attraverso la fissazione di standard precisi, promuovendo l’armonizzazione dei criteri all’interno dell’Ue». Lo ha affermato l’eurodeputata Luisa Regimenti, componente della commissione Sanità al Parlamento europeo, nel corso del convegno sull’evoluzione del risarcimento del danno alla persona, organizzato dalla società scientifica “Melchiorre Gioia”.
«Il sistema della tutela del danneggiato e del risarcimento a livello nazionale – prosegue – presenta molte lacune anche a causa del carico eccessivo dei nostri sistemi sanitari e le cattive condizioni in cui spesso versano le vittime. Sono necessarie soluzioni concrete, che non possono non passare per l’Ue. Stiamo infatti assistendo ad una vera e propria europeizzazione della cultura giuridica e alla formazione di giuristi europei, anche nel settore del risarcimento del danno. La comparazione ed armonizzazione con il diritto comunitario diventa sempre più importante per la risoluzione di fattispecie destinate ad aumentare in futuro per l’aumento della circolazione di persone fisiche, lavoratori e imprese. E’ un argomento cruciale, del quale parleremo al Parlamento europeo, nel corso dell’evento previsto a Bruxelles per il 12 e il 13 ottobre, al quale interverranno i più autorevoli esperti, fra medici, giuristi, rappresentanti delle più importanti società scientifiche italiane per parlare di Sanità europea del futuro».