«L’endometriosi colpisce più di 176 milioni di donne nel mondo, di cui 3 milioni solo in Italia. Nonostante questa estrema diffusione vi è ancora una limitata consapevolezza di cosa l’endometriosi comporti sia in termini di dolore fisico sia in termini di ripercussioni psicologiche e sociali. Nella maggior parte dei casi dall’insorgenza dei sintomi alla diagnosi […]
«L’endometriosi colpisce più di 176 milioni di donne nel mondo, di cui 3 milioni solo in Italia. Nonostante questa estrema diffusione vi è ancora una limitata consapevolezza di cosa l’endometriosi comporti sia in termini di dolore fisico sia in termini di ripercussioni psicologiche e sociali. Nella maggior parte dei casi dall’insorgenza dei sintomi alla diagnosi passano 7-10 anni durante i quali oltre la metà delle pazienti ha ritenuto che quel carico di dolore fosse normale». Così Stefania Ascari, deputata del Movimento 5 Stelle, nel corso dell’evento informativo sull’endometriosi organizzato alla Camera con esperti e rappresentanti delle principali delle associazioni AriannE, EndoElba, Endometriosi Friuli Venezia Giulia, La Voce di Una la Voce di Tutte, Endometriosi: firma adesso.
«Fondamentale dunque investire in formazione e sensibilizzazione sull’endometriosi- prosegue la deputata M5S nella nota- nelle strutture sanitarie e nelle scuole. A oggi mancano un’adeguata assistenza per tutti gli stadi della patologia e programmi di prevenzione volti a rallentare il suo processo degenerativo. Occorrono specifiche tutele economiche e lavorative delle pazienti, spesso costrette a lunghe assenze dal posto di lavoro e vittime di pregiudizi, giudizi superficiali e comportamenti discriminatori. Queste donne continuano a essere identificate solo come la propria malattia non considerando che sono lavoratrici, mamme, donne che si districano in un mondo già difficile con l’ulteriore limitazione di una sofferenza quotidiana e invalidante».
«L’endometriosi è formalmente riconosciuta, ma poco tutelata e ciò incide ancora troppo sulla qualità delle vite delle pazienti affette. Ringrazio tutte le relatrici e i relatori, i medici e rappresentanti delle associazioni che oggi hanno preso parte all’evento che ho organizzato presso la Camera dei Deputati. Continuiamo a mantenere alta l’attenzione. Milioni di donne attendono delle risposte», conclude Ascari.