«La Regione Lazio ha chiesto alla Asl Roma 2 di attivarsi presso la dirigenza scolastica dell’istituto di via Bobbio a Roma per verificare le condizioni di accesso a scuola in piena sicurezza per il bambino immunodepresso». Lo ha dichiarato in una nota l’Assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato in merito alla […]
«La Regione Lazio ha chiesto alla Asl Roma 2 di attivarsi presso la dirigenza scolastica dell’istituto di via Bobbio a Roma per verificare le condizioni di accesso a scuola in piena sicurezza per il bambino immunodepresso». Lo ha dichiarato in una nota l’Assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato in merito alla situazione di un bambino immunodepresso che frequenta un istituto in via Bobbio a Roma.
«E’ un fatto di civiltà. Non possiamo accettare che il piccolo non possa frequentare regolarmente le lezioni con i suoi amici e con i suoi insegnanti perché non sussiste una situazione di sicurezza per la sua salute. La Asl Roma 2 attiverà tutte le procedure previste dalla legge in accordo con l’autorità scolastica per richiamare le famiglie dei bambini ancora non vaccinati e fornire loro tutte le informazioni necessarie in merito all’assoluta sicurezza dei vaccini. Se persisterà una situazione che pregiudica il diritto ad accedere a scuola in piena sicurezza per la salute del bambino di 8 anni scatteranno le sanzioni pecuniarie previste dalla normativa. Confidiamo nel buonsenso e ci auguriamo di non essere costretti ad utilizzare tutti gli strumenti di legge» ha specificato l’Assessore.
Sull’argomento è intervenuto anche lo stesso Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti: «Come Regione Lazio faremo di tutto affinché questo bambino possa tornare a scuola il prima possibile» ha scritto su Facebook.