«La Regione Lazio è stata tra le prime ad adottare le linee guida sulle Breast Unit prodotte dal Ministero della Salute» dichiara in una nota l’Assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato – . «Nel 2018 il 75% dell’attività chirurgica riguardante il tumore alla mammella è stato effettuato in uno dei […]
«La Regione Lazio è stata tra le prime ad adottare le linee guida sulle Breast Unit prodotte dal Ministero della Salute» dichiara in una nota l’Assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato – .
«Nel 2018 il 75% dell’attività chirurgica riguardante il tumore alla mammella è stato effettuato in uno dei 16 centri della Breast Unit. Per quanto riguarda l’attività di prevenzione – prosegue l’Assessore – le campagne di informazione e sensibilizzazione per gli screening oncologici ci hanno permesso di raddoppiare il numero delle adesioni nel Lazio negli ultimi 5 anni. Sono risultati importanti che testimoniano il grande lavoro svolto e l’importanza della prevenzione. Nello specifico nell’ultimo anno i cittadini che hanno risposto positivamente alla lettera inviata dalle rispettive Asl per effettuare gli screening per il tumore alla mammella sono aumentati di 3.128 unità».
Sono in totale 16 i centri senologici che compongono la Breast Unit della Regione Lazio e l’elenco è consultabile sul sito (sezione Percorso senologico). A breve, verrà realizzata inoltre una App interamente dedicata alla Breast Unit con tutte le info e la geolocalizzazione dei 16 centri senologici attivi sul territorio.
«Il trattamento del tumore della mammella nella Breast Unit da parte di strutture multidisciplinari specializzate e con un alto volume di attività – conclude D’Amato – garantisce il miglior esito in termini di sopravvivenza e qualità della vita per il paziente» .