Di Stefania Piscicelli, Vice-Presidente Nazionale Unione Nazionale Igienisti Dentali
«Prevenire vuol dire evitare di ammalarsi, questo lo sappiamo tutti, quello che molte volte trascuriamo è quanto le cattive condizioni di un organo del nostro corpo possano aumentare i rischi in distretti corporei anche distanti». Così Stefania Piscicelli, Vice-Presidente nazionale di UNID, Unione igienisti dentali, commenta lo studio della Ewha Womans di Seul secondo cui una corretta igiene orale favorisce la protezione da problemi cardiaci.
La correlazione tra salute orale e salute sistemica per gli addetti ai lavori è una correlazione nota da tempo, ma non sembra essere così conosciuta tra le persone perché molto spesso gli specialisti di altre branche della medicina non focalizzano l’attenzione dei pazienti su questa importante correlazione.
I denti e in particolar modo le gengive possono essere un importante mezzo per la diffusione sistemica di batteri patogeni che, soprattutto quando la risposta immunitaria è compromessa, possono raggiungere il cuore e dare origine a pericolose infezioni. Numerosi studi sembrano indicare che una scarsa igiene orale può essere addirittura un fattore di rischio per infarto e ictus.
Correlazione confermata anche da questa ulteriore pubblicazione, che afferma che «lavare i denti almeno 3 volte al giorno ridurrebbe il rischio di insufficienza cardiaca del 12%». Sono i risultati di uno studio realizzato dall’università Ewha Womans di Seul, in Corea del Sud, incentrato sul rapporto tra igiene orale e problemi cardiaci, e pubblicato sulla rivista europea di cardiologia preventiva della Società europea di cardiologia (Esc). Per arrivare ai questi risultati, i ricercatori coreani hanno seguito per 10 anni 161 mila persone tra i 40 e i 79 anni, senza precedenti di fibrillazione né di insufficienza cardiaca, rilevando una relazione tra buona igiene orale e protezione cardiaca. Un fenomeno spiegato dal fatto che spazzolino e dentifricio impediscono ai batteri presenti nei denti di passare nel sangue.
Noi igienisti dentali lo sapevamo già, sappiamo che una persona con gengive particolarmente infiammate ogni volta che mastica cibi duri o spazzola i denti crea delle batteriemie transitorie che in soggetti debilitati possono causare gravi patologie sistemiche.
Ora speriamo che questa ulteriore pubblicazione possa sensibilizzare gli specialisti nell’ampliare e rivolgere le attenzioni anche verso il cavo orale. Sarebbe importantissimo includere nell’anamnesi generale delle visite specialistiche, in questo caso cardiologiche, domande che riguardano la salute orale ed invitare in caso di problematiche o nel caso in cui siamo passati più di sei mesi dall’ultima visita odontoiatrica i propri assistiti a sottoporsi al più presto ad una visita odontoiatrica.
Si dovrebbe puntare sempre di più alla prevenzione, in Italia, per quanto riguarda l’odontoiatria pubblica. Si cura ma non si previene perché gli igienisti dentali, i professionisti deputati alla prevenzione odontoiatrica, nel servizio sanitario nazionale sono rarissimi.
Sono certa che il futuro punterà sempre di più alla prevenzione, includendo la figura dell’igienista dentale nei team specialistici non solo odontoiatrici ma delle varie branche della medicina. La multidisciplinarietà e l’inserimento nel Servizio Sanitario Nazionale degli igienisti dentali porterà enormi vantaggi in termini di conservazione della salute e in termini economici.