La proposta di legge vede come primi firmatari i leghisti Elena Lucchini, Giulio Centemero e Massimiliano Panizzut. «I medici neolaureati – spiega Lucchini – possono svolgere l’attività di prelievo solamente previo corso di formazione regionale e se non specializzandi, ma una volta entrati in Specialità ciò non è più possibile, in quanto retribuiti dagli ospedali con borse di studio»
«Introdurre la collaborazione volontaria dei medici in formazione specialistica per la raccolta di sangue ed emocomponenti attraverso convenzioni stipulate con le regioni o con gli enti del Servizio sanitario nazionale». Questo l’obiettivo della proposta di legge dei deputati della Lega Elena Lucchini, Giulio Centemero e Massimiliano Panizzut.
«I medici neolaureati – spiega Lucchini – possono svolgere l’attività di prelievo solamente previo corso di formazione regionale e se non specializzandi, ma una volta entrati in Specialità ciò non è più possibile, in quanto retribuiti dagli ospedali con borse di studio. Con questa pdl intendiamo dunque risolvere un problema particolarmente penalizzante per associazioni e federazioni di donatori che rivestono un ruolo fondamentale all’interno del sistema trasfusionale nazionale. Nel corso degli ultimi anni la carenza di medici e la difficoltà di reperimento di nuove figure di medici, soprattutto disponibili a svolgere un servizio domenicale, sta rendendo sempre più difficoltosa l’organizzazione di unità di raccolta nei territori».