«Nella NADEF il rapporto della spesa sul PIL si attesterà al 6,1%, a fronte del 6,2% indicato ad aprile 2022 nel DEF, nettamente inferiore alla media Ocse pari al 7,4%» sottolinea la presidente di AIOP Barbara Cittadini
«Dalla Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza di settembre 2022 emerge che le risorse per la sanità registrano una riduzione di 4,6 miliardi e il rapporto della spesa sul PIL si attesterà al 6,1%, a fronte del 6,2% indicato ad aprile 2022 nel DEF, nettamente inferiore alla media Ocse pari al 7,4%». Lo dichiara in una nota Barbara Cittadini, presidente nazionale di Aiop, l’Associazione italiana ospedalità privata.
«La spesa sanitaria – prosegue Cittadini – subirà, quindi, una riduzione di 2,3 miliardi (-2,3%) a partire dal 2023, di ulteriori 3 miliardi nel 2024 ed è prevista, nel 2025, un lieve incremento pari a 720 milioni, comportando, inevitabilmente, ulteriori ritardi nella gestione delle liste di attesa o di altri fenomeni drammatici come la mobilità passiva non fisiologica e la rinuncia alle cure».
La presidente di Aiop ritiene che «questi dati fanno pensare, irrimediabilmente, ad un disimpegno progressivo delle istituzioni rispetto ai caratteri di universalità, uguaglianza ed equità che il legislatore ha immaginato per il nostro Servizio Sanitario Nazionale. L’auspicio – conclude Cittadini – è che il nuovo Governo inverta tali previsioni e rimetta al centro dell’agenda politica la sanità e la salute della popolazione. Lo stesso Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, se le risorse non saranno rivalutate, risulterà insostenibile».