Il protocollo prevede l’insediamento di una Cabina di Regia, con gli Assessorati alla Salute e al Lavoro. Valiani e Giuliano (UGL): «Revochiamo presidio al Consiglio regionale ma non abbassiamo la guardia»
Dopo settimane di battaglie, con la UGL Sanità Nazionale sempre in prima linea per difendere i diritti dei lavoratori delle strutture accreditate della Regione Lazio, si vede uno spiraglio di luce per la salvaguardia occupazionale di tanti operatori minacciati dalla scure del licenziamento.
«Questa mattina – dichiarano congiuntamente Gianluca Giuliano, Segretario della UGL Sanità Nazionale e Armando Valiani, Segretario della UGL Lazio – abbiamo avuto un incontro con i rappresentanti degli Assessorati Regionali alla Salute e al Lavoro. Nodo centrale del colloquio è stato il raggiungimento dell’accordo di salvaguardia occupazionale per gli operatori della sanità coinvolti, come accaduto per il San Raffaele Rocca di Papa, in crisi derivate dal ritiro dell’accreditamento regionale nelle strutture in cui prestano servizio».
Gli sforzi delle ultime settimane che hanno visto la UGL Sanità protagonista di tante iniziative, dalla presenza su Rai1 in diretta nazionale per denunciare la ‘mattanza sociale’ del San Raffaele Rocca di Papa fino al presidio dello scorso 2 luglio, hanno prodotto un primo risultato.
«Rivendichiamo con forza – dicono ancora Giuliano e Valiani – la stesura di questo protocollo che vedrà l’insediamento di una Cabina di Regia, con gli Assessorati alla Salute e al Lavoro, dove saremo presenti con un nostro rappresentante per monitorarne il funzionamento».
L’attenzione della UGL Sanità resta alta: «La volontà della Regione Lazio di ricollocare in altre strutture chi si troverà difronte al licenziamento è uno dei motivi che ci ha fatto accogliere positivamente la proposta, ma è chiaro che non abbasseremo per nessun motivo la guardia anche se, come gesto di responsabilità, abbiamo revocato il presidio al Consiglio Regionale che ci avrebbe visto, domani, ancora una volta presenti al fianco dei lavoratori. Per ora siamo davanti a rassicuranti parole delle istituzioni ma tutto dovrà essere confermato nei fatti. Lo ribadiremo nell’udizione prevista dalle 13 proprio domani in Consiglio Regionale e che avrà come tema centrale il futuro degli operatori della sanità accreditata».