«Dal Summit di Napoli lanciamo un appello al governo Draghi affinchè si mettano in campo tutte le risorse possibili per colmare il gravissimo deficit di personale sanitario che è la causa principale di tanti disservizi e di una profonda iniquità tra regioni per ciò che attiene i livelli essenziali di assistenza. Dobbiamo individuare corsie preferenziali […]
«Dal Summit di Napoli lanciamo un appello al governo Draghi affinchè si mettano in campo tutte le risorse possibili per colmare il gravissimo deficit di personale sanitario che è la causa principale di tanti disservizi e di una profonda iniquità tra regioni per ciò che attiene i livelli essenziali di assistenza. Dobbiamo individuare corsie preferenziali per procedere a nuove assunzioni impiegando nel minor tempo possibile il miliardo di euro messo in bilancio proprio per questo obiettivo ma che rischia di rimanere ostaggio di burocrazia e lotte intestine tra regioni. Se da un lato con i fondi del Pnrr procediamo alla realizzazione di ospedali di comunità, centrali operative territoriali e case di comunità, dall’altro dovremo pur prevedere la presenza di operatori sanitari che le facciano funzionare. Senza personale adeguato il rischio di costruire nuove cattedrali nel deserto è altissimo». Queste le parole della Vicepresidente della Commissione Affari sociali della Camera, Michela Rostan, in apertura dei lavori del First Naples Healthcare Summit realizzato con il supporto del Comitato scientifico coordinato dal Prof. Luigi Mansi, per conto del Cirps (Centro Interuniversitario di Ricerca Per lo Sviluppo sostenibile), composto dai professori Paolo Ascierto, Mariano Fusco, Antonio Giordano, Francesca Polverino, Lisa Bodei e Franco Rossi.
«Il Pnrr è un’occasione irripetibile per centrare tre obiettivi fondamentali – ha proseguito Rostan – come la riduzione dei divari territoriali, sociali e di genere, colmare la gravissima carenza di medici e infermieri in Italia e fermare gli episodi di violenza ai danni del personale sanitario in servizio».
Le sei tavole rotonde di lavoro sono state precedute da una ‘lectio magistralis’ del professore Paolo Ascierto che ha poi sottolineato: «Grazie alle nuove terapie, sia la target therapy che l’immunoterapia, siamo in grado di guarire il 50 per cento dei pazienti con melanoma metastatico e non solo. Adesso trattiamo i pazienti subito dopo l’intervento chirurgico sono dei successi ottenuti grazie alla ricerca. Ma non basta dobbiamo, guarire anche quel 50 per cento che continua a morire. La ricerca è necessaria per fare in modo che il numero delle persone guarite debba aumentare. La ricerca è il migliore investimento che possiamo fare per i nostri figli». P
er Luigi Mansi, coordinatore della sezione Salute e Sviluppo del Cirps: «Lo scopo è individuare Napoli come laboratorio e capitale di una Medicina sostenibile che, prendendo spunto dalle evidenze più aggiornate, ma considerando anche le domande e i problemi che nascono e si sviluppano nel difficile momento pandemico, si strutturi secondo una direzione basata sui tre pilastri principali della equità, dell’economia, dell’ecologia. La logica alla base della organizzazione del First Naples Healtcare Summit è stata quella di mettere a confronto, su alcuni dei più importanti hot topics che riguardano il pianeta Salute, scienziati, clinici e ricercatori italiani con una platea di interlocutori politici, amministratori, rappresentanti delle associazioni dei pazienti, professionisti della comunicazione per conseguire questo straordinario obiettivo».
L’europarlamentare Aldo Patriciello ha posto l’accento sulla necessità di trattenere i talenti al Sud : «Napoli deve essere la città capoluogo del Mediterraneo, deve puntare sui giovani e sulle eccellenze. Ha un grande patrimonio, i suoi giovani, che hanno capacità e sono apprezzati in tutto il mondo ma che purtroppo emigrano. Noi dobbiamo avere la forza di trattenere i nostri giovani e fornirgli gli ambienti ideali, tecnologie e un clima di organizzazione serena. Altrimenti esportiamo cervelli indebolendo il territorio e impoverendo culturalmente non soltanto la Campania ma l’intero Mezzogiorno. L’Europa ha messo a disposizione tantissimi fondi per la ricerca ci sono risorse bisogna avere la capacità di conoscerli per partecipare ai bandi”. Alla platea il saluto del sindaco, Gaetano Manfredi, che ha evidenziato in un video-messaggio come, dopo due anni di pandemia, il diritto alla salute debba tornare ad essere una priorità per garantire a tutti l’accesso alle cure e ai farmaci e la possibilità di utilizzare tecnologie avanzate. Oggi si volta pagina comprendendo che sulla salute si deve investire di più, puntando su ricerca e prevenzione e sulla medicina territoriale».