Contributi e Opinioni 26 Marzo 2018 16:14

Simfer e Anisap: “Grazie all’OMCeO Roma per aver scritto insieme il patto #unitiperlariabilitazione”

La riunione del Comitato Scientifico del Convegno che si è svolto a Roma a fine febbraio si è tenuta presso l’Ordine dei Medici di Roma, circa l’Organizzazione delle Prestazioni di riabilitazione specialistica ambulatoriale nella persona del Prof. Pietro Fiore e Prof. Carlo Damiani  – rispettivamente Presidente e Segretario Regionale del Lazio della Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa SIMFER – Prof. Aodi Foad, consigliere dell’Ordine dei Medici di Roma,  Prof. Raffaele Gimigliano – P.O. Medicina Fisica e Riabilitativa Un. Vanvitelli Napoli – e Prof. Valter Santilli – Presidente Collegio dei Professori Universitari di Medicina Fisica e Riabilitativa – compresi gli operatori sanitari delle Attività Ambulatoriali di Fisioterapia delle strutture private accreditate aderenti all’ANISAP.

La riunione, dopo il saluto del Presidente dell’Ordine dei Medici di Roma, il Dott. Antonio Magi, ha discusso quanto già è stato presentato nel Convegno da tutti gli operatori delle singole regione di Italia. Si è deciso di produrre un documento #unitiperlariabilitazione che dovrà essere messo a disposizione di tutti i dirigenti del Ministero della Salute, degli Assessorati alla sanità delle Regioni e della Conferenza Stato Regioni e della FNOMCeO e Ordine Provinciale.

I principali punti discussi sono stati:

  • Proposte per l’ottimizzazione del percorso di cura da parte delle strutture ambulatoriali
  • Presa in carico del paz da parte della struttura di riabilitazione anche alla luce della legge Bianco Gelli sulla responsabilità professionale
  • Il livello della struttura deve corrispondere al livello della prestazione che eroga
  • Il tempario della seduta riabilitativa è più importante della durata delle singola prestazione in considerazione delle condizioni del paziente
  • Le prestazioni inserite in una branca riabilitativa devono essere numericamente sufficienti per rendere efficace il trattamento.
  • Difendere l’atto medico e la diagnosi che spettano esclusivamente alla professione medica comprese le prescrizioni
  • Maggiore collaborazione inter-professionale tra gli specialisti, i medici ospedalieri, il territorio, le strutture accreditate private e Medici di Medicina Generale e Medici Ambulatoriali
  • Uniti per una sanita’ e prestazioni di qualita’
  • Uniti per una maggiore collaborazione interprofessionale
  • Uniti per il diritto alla salute e patto con i pazienti

 

 

Articoli correlati
Linfoma Diffuso a Grandi Cellule B: risparmio e sostenibilità per il SSN con polatuzumab a un anno dall’approvazione
Ad un anno dall'approvazione dell’ anticorpo farmaco-coniugato polatuzumab per il trattamento di prima linea del Linfoma Diffuso a Grandi Cellule B , uno studio ne ha misurato l’impatto terapeutico ed economico. --I pazienti in cura con polatuzumab hanno meno probabilità di ricevere successive linee di trattamento, con un risparmio stimato per il SSN di circa 12.300 euro a paziente nel primo anno
In arrivo il nuovo Piano Nazionale Cronicità. Previsto maggior coinvolgimento dei pazienti e dei caregiver
Il documento redatto dal Ministero della Salute sbarca in Stato-Regioni. Nelle fasi e negli obiettivi che lo compongono, l'erogazione di interventi personalizzati attraverso il coinvolgimento di pazienti e caregiver nel piano di cura, un maggior ruolo delle associazioni di tutela delle persone con malattie croniche e delle loro famiglie, puntare molto sulla sanità d'iniziativa e l'empowerment
di G.R.
La Sanità è diventata un bene di lusso, cresce l’impoverimento delle famiglie
Secondo il 19° Rapporto del CREA Sanità "al Ssn servono 15 miliardi per non aumentare il distacco dal resto dell’UE, personale carente e sottopagato. Rispetto ai partner EU, il nostro Paese investe meno nella Sanità, aumenta la spesa privata ed è a rischio l’equità del sistema". Digitalizzazione necessaria per le “nuove cronicità"
Anemia da malattia renale cronica, un peso da alleggerire
Promuovere la conoscenza dell'Anemia, fare una diagnosi tempestiva, gestire il paziente con malattia renale cronica in maniera multidisciplinare, realizzare una presa in carico in maniera omogenea sul territorio e monitorare l'Anemia lungo tutto il percorso del paziente sono le proposte per salvaguardare qualità di vita delle persone con Anemia da malattia renale cronica.
Tumori: in Italia 1740 associazioni di pazienti e caregiver, numero 1 in Europa
Oltre 1.740 associazioni oncologiche di pazienti e caregiver censite in Italia solo nel 2023. Il nostro paese detiene dunque il record europeo in proporzione al numero di abitanti. Sono i dati «di capillarità» del primo Libro Bianco sul mondo del volontariato oncologico, promosso e redatto da ROPI
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Sanità

Antimicrobico resistenza. L’esperienza del Lazio contro una grande emergenza dei nostri tempi

Uso appropriato degli antimicrobici e buone pratiche igieniche, ospedali con caratteristiche strutturali utili a garantire la gestione di un’eventuale colonizzazione e infezione, Se ne è ...
Advocacy e Associazioni

Disabilità, Legge 62: “Da settembre 2025 sperimentazione estesa ad altre 10 province”

Il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli: “Il cambiamento è iniziato e indietro non si torna”
Advocacy e Associazioni

Obesità: “Misura il girovita e scopri il tuo rischio cardiometabolico”

Al via la campagna nazionale “Per un cuore sano, conta ogni centimetro”, promossa dalla Fondazione Italiana per il Cuore, con il  patrocinio del Ministero della Salute e il sost...
Sanità

Farmacia dei servizi. Cossolo (Federfarma): “In due anni, con nuova convenzione, sarà realtà in ogni parte d’Italia”

All’evento “We Health”, promosso da Homnya in collaborazione con Federfarma, il bilancio degli anni di sperimentazione dei nuovi servizi