Dopo lo scandalo che ha portato all’arresto, tra gli altri, del sindaco di Bibbiano Andrea Carletti e di politici, medici, assistenti sociali il deputato e psicologo Cinque Stelle chiede un intervento netto: «Bisogna evitare ulteriori danni all’immagine della nostra categoria professionale, da personaggi che, a mio modesto avviso, nulla hanno a che spartire con la comunità scientifica per la cura dei bambini più fragili in età evolutiva»
«Cari amici, ho deciso di autosospendermi dall’Ordine degli Psicologi a seguito dell’indagine “Angeli e Demoni”, che ha rivelato metodi orrendi di colleghi professionisti psicoterapeuti nell’aiuto di minori affidati ai servizi». Comincia con queste parole un lungo post su Facebook del deputato M5S e psicoterapeuta Massimo Enrico Baroni, membro della Commissione Affari Sociali di Montecitorio.
Una presa di posizione netta in seguito all’inchiesta che sta scuotendo il mondo della politica e degli psicologi e che ha portato a misure cautelari per diciotto persone, tra cui il sindaco di Bibbiano Andrea Carletti, politici, medici, assistenti sociali, liberi professionisti, psicologi e psicoterapeuti di una Onlus di Moncalieri, in provincia di Torino. L’accusa, pesantissima, è quella di aver sottoposto dei bambini a ore e ore di intensi lavaggi del cervello durante le sedute di psicoterapia, bambini suggestionati anche con l’uso di impulsi elettrici, spacciati ai piccoli come «macchinetta dei ricordi», un sistema che in realtà avrebbe «alterato lo stato della memoria in prossimità dei colloqui giudiziari».
«L’inchiesta della procura ha fatto emergere un quadro allucinante di coinvolgimento di psicologi e psicoterapeuti appartenenti al mio Ordine professionale e mi ha spinto a chiamare immediatamente il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi per sollecitare gli Ordini regionali all’apertura immediata delle istruttorie disciplinari in merito a tutti i professionisti coinvolti, a vario titolo, in ipotesi di gravi reati e di lesione della psiche e dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza», ha sottolineato Baroni che ha chiesto inoltre di valutare la possibilità di procedere alla «sospensione immediata di tali sedicenti professionisti, anche in caso di ambigui riscontri su condotte deontologicamente orripilanti».
«Ricordiamo infatti che l’Ordine concorre alla tutela della salute pubblica e non a quella dei loro iscritti e collabora con tutte le istituzioni coinvolte – continua Baroni -. Gli psicologi da sempre sono tra i maggiori promotori dell’etica e della deontologia in ogni sua sfumatura, al fine della massima tutela dei pazienti, a maggior ragione se sono coinvolti dei bambini».
Una autosospensione che vuole essere «uno stimolo» per gli psicologi delle commissioni competenti «ad agire senza alcun tentennamento ed evitare ulteriori danni all’immagine della nostra categoria professionale, da personaggi che, a mio modesto avviso, nulla hanno a che spartire con la comunità scientifica per la cura dei bambini più fragili in età evolutiva».
«Ringrazio il Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi per la presa di posizione immediata a seguito della mia sollecitazione e mi auguro che il Presidente Anelli della Federazione Nazionale Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri si attivi senza indugio per la verifica dei medici iscritti coinvolti in questa orripilante vicenda – conclude Baroni.