Il senatore Cinque Stelle ha ricordato i disagi che vivono i malati di MCS e ha sottolineato: «La tutela offerta ai malati di MCS è differente da regione a regione poiché solo alcune hanno riconosciuto la malattia e hanno creato poliambulatori con equipe specializzate»
«Cucinare solo dentro pentole di vetro, lavare i vestiti decine di volte solo con saponi di origine naturale, non poter più uscire di casa, non poter più aprire le finestre, dover depurare ogni ambiente. Azzerare i rapporti familiari, i rapporti umani, dover sterilizzare tutto. Indossare una mascherina, coprire le mani con dei guanti. Vivere in una ‘bolla’ e, fino al momento di avere una diagnosi, convincere con dolori che non hanno spiegazioni. Le testimonianze di chi è affetto da Sensibilità chimica multipla (MCS) fanno capire una cosa sola: riconoscere questa patologia è doveroso, è un atto obbligato. Il mancato riconoscimento è una mancanza di tutta la società e non si può nemmeno prescindere da aprire una riflessione seria su cosa abbiamo causato con l’inquinamento ambientale». Così il senatore Giuseppe Pisani, componente del MoVimento 5 Stelle in Commissione Igiene e Sanità in occasione del convegno “Sensibilità chimica multipla: diagnosi e aspettative del suo inquadramento normativo”, che si è svolto nella Sala Zuccari del Senato.
«Non tutti – ha aggiunto – possono comprendere il drammatico e quotidiano disagio che vivono le donne e gli uomini affetti da questa patologia dovendo fare i conti con l’incapacità a tollerare, senza reagire in modo abnorme, una sostanza chimica o una classe di sostanze chimiche, contenute in prodotti vari, tutti di derivazione petrolchimica, come insetticidi, vernici, pesticidi, profumi, deodoranti per l’igiene personale e della casa, tessuti e stoffe, insomma sostanze che in maniera continuativa sono disperse nell’ambiente in cui viviamo. Il Sistema sanitario nazionale ha il dovere di non abbandonare i malati di MCS che hanno diritto di vivere una vita dignitosa e di relazione piena, perfettamente integrati nella famiglia, nell’ambiente di lavoro e in quello scolastico».
Ad oggi, ha concluso Pisani, «la tutela offerta ai malati di MCS è differente da Regione a Regione poiché solo alcune hanno riconosciuto la malattia e hanno creato poliambulatori con equipe specializzate. In questo modo, si viene a creare una disparità di trattamento tra pazienti di serie A e di serie B, con palese violazione dell’art. 3 della Costituzione. Per questo ho presentato un ddl ad hoc: il riconoscimento della malattia non può essere lasciata alle singole Regioni, ma deve avvenire uniformemente a livello nazionale. Il percorso non sarà semplice, ma il mio sostegno a chi soffre di MCS non verrà mai meno e insieme ai miei colleghi del MoVimento 5 Stelle mi batterò per far approvare presto questa legge».