Contributi e Opinioni 14 Febbraio 2018 16:23

Contratto, infermieri Nursing Up: “Incontro all’Aran una pantomima”

Si è concluso con un niente di fatto l’incontro all’Aran per discutere sul rinnovo del Ccnl del comparto Sanità: a nulla sono servite le quattro ore di confronto tra le parti. Ѐquanto rende noto il sindacato degli infermieri Nursing Up, che ha proclamato lo sciopero nazionale per il 23 febbraio con una grande manifestazione in forma […]

Si è concluso con un niente di fatto l’incontro all’Aran per discutere sul rinnovo del Ccnl del comparto Sanità: a nulla sono servite le quattro ore di confronto tra le parti. Ѐquanto rende noto il sindacato degli infermieri Nursing Up, che ha proclamato lo sciopero nazionale per il 23 febbraio con una grande manifestazione in forma statica a Roma, in piazza Santi Apostoli. «Trovo scandaloso che ci vengano riproposte le stesse indennità che sono ferme da vent’anni, senza le differenziazioni che tengano conto dell’alta professionalità degli infermieri italiani – denuncia il presidente Nursing Up Antonio De Palma – vogliono un rinnovo contrattuale a costo zero».

Durante la riunione sono stati consegnati alle sigle sindacali un paio di stralci della bozza contrattuale che trattano, tra l’altro, delle indennità giornaliere degli infermieri con importi identici a quelli dell’ultimo contratto (cioè 2 euro e 74 centesimi lordi per ogni ora di servizio notturno dalle ore 22 alle ore 6), senza alcun accenno alle risorse integrative. Addirittura al punto 3 di tale bozza si legge che: «Al personale del ruolo sanitario appartenente alle categorie sanitarie B,C e D ed operante in servizi su tre turni compete una idennità giornaliera, pari a euro 4,49». In un altro capoverso Aran scrive quanto pagherà tutti gli operatori sanitari riconducibili alle categorie da A a D “per almeno 12 ore giornaliere ed effettivamente operanti su due turni in corsia o in struttura protetta”: a loro andrà, secondo la proposta Aran,«una indennità pari a euro 2,07».

«Una cosa inaccettabile» denuncia l’organizzazione sindacale. L’Aran specifica che: «Detta indennità è corrisposta purché vi sia una effettiva rotazione del personale su due turni, tale che nell’arco del mese si evidenzi un numero sostanzialmente equilibrato dei turni di mattina e pomeriggio ovverosia almeno paro al 30%». «Quindi gli infermieri, stando a quanto leggiamo in queste assurde proposte contrattuali, rischiano di non essere nemmeno pagati 2,07 euro al giorno, a meno che non rispettano le suddette condizioni – continua De Palma – . In sostanza, si chiede loro di trasformarsi in veri e propri “architetti dei turni”: per farlo sarà necessaria un’altra laurea? Non siamo disponibili ad accettare condizioni contrattuali al ribasso e oltretutto contestiamo il metodo: non è possibile prendere visione di pezzi di contratto ed esprimere un parere seduta stante. Hanno anche il coraggio di chiamarla trattativa, quando riteniamo con tutta evidenza che sia una modalità che, di fatto, vessa il confronto» afferma il sindacato.

«Siamo arrivati al ridicolo: abbiamo lavorato dopo ogni incontro su una serie di proposte alle quali nessuno ha ancora risposto. Risponderanno alla fine della contrattazione? E perché, se si tratta di un confronto? E ancora: le risorse che chiediamo ci sono o no?”. Questo modo di procedere – conclude De Palmaci sembra una presa in giro dei lavoratori che aspettano da vent’anni delle risposte».

Articoli correlati
La Sanità è diventata un bene di lusso, cresce l’impoverimento delle famiglie
Secondo il 19° Rapporto del CREA Sanità "al Ssn servono 15 miliardi per non aumentare il distacco dal resto dell’UE, personale carente e sottopagato. Rispetto ai partner EU, il nostro Paese investe meno nella Sanità, aumenta la spesa privata ed è a rischio l’equità del sistema". Digitalizzazione necessaria per le “nuove cronicità"
Sanità italiana divisa a metà: 29 milioni di italiani in difficoltà con le cure
La sanità italiana sempre più divisa in due con ben 29 milioni di italiani che potrebbero avere serie difficoltà. Le performance sanitarie per il 2023 vedono infatti otto tra Regioni e Province autonome promosse, sette rimandate e sei bocciate. Sono i risultato del rapporto «Le performance regionali» del Crea Sanità, Centro per la ricerca economica applicata in sanità, presentato oggi a Roma
Giornata vittime Covid, Fnopi: «D’accordo con Schillaci, ora la priorità è investire sul capitale umano»
Tra gli infermieri 90 decessi e oltre 390mila contagi, per chi ha accompagnato fino alla fine  le persone colpite più duramente dal virus
Diabete. Fand ai medici di famiglia: “Applicare la Nota 100 di Aifa”
I diabetologi denunciano la “mancata applicazione di quanto previsto in materia di compilazione del Piano Terapeutico da parte dei medici di medicina generale sul territorio sta provocando disagi ai pazienti” e invitano Fimmg e Simg a vigilare sui propri iscritti
di Redazione Sics
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...