«L’attività di sequenziamento ha consentito al mondo di identificare rapidamente il virus del Covid 19 ed è fondamentale un continuo monitoraggio della situazione epidemiologica per evitare il sovraccarico delle strutture ospedaliere che da oltre un anno sono sottoposte a stress indicibili. Purtroppo è molto carente e poco integrata nel nostro Servizio sanitario nazionale e per […]
«L’attività di sequenziamento ha consentito al mondo di identificare rapidamente il virus del Covid 19 ed è fondamentale un continuo monitoraggio della situazione epidemiologica per evitare il sovraccarico delle strutture ospedaliere che da oltre un anno sono sottoposte a stress indicibili. Purtroppo è molto carente e poco integrata nel nostro Servizio sanitario nazionale e per questo motivo, con un emendamento a mia prima firma al decreto sostegni bis, si prevede di inserire nella rete sanitaria, istituti con competenze avanzate di genomica medica». Lo afferma la deputata del Movimento 5 Stelle Angela Ianaro, componente della commissione Affari Sociali e Sanità.
«Questo anche perché i laboratori regionali stanno provvedendo all’acquisto di nuovi sequenziatori, a carico del nostro SSN, ma con capacità limitate rispetto ai super-sequenziatori di cui sono già dotati gli istituti di genomica che ad oggi non fanno parte delle reti sanitarie regionali, per ragioni tecnico/scientifiche. Istituti essenziali e che già complementano le reti sanitarie e assistenziali, come è successo per il Telethon Institute of Genetics and Medicine (TIGEM), per il sequenziamento delle varianti nell’attuazione del Piano regionale di sorveglianza genomica attraverso il sequenziamento del virus SARS-CoV-2 in Regione Campania. Vista la loro importanza è quindi necessario garantire, nell’ambito del numero minimo di prestazioni annuali delle strutture sanitarie, una soglia minima da dedicare all’attività di sequenziamento», conclude.