«La collaborazione si ottiene con più rispetto per i giovani medici», commentano la senatrice Paola Boldrini e Stefano Manai, Responsabile nazionale della formazione sanitaria del PD
«Siamo rimasti sorpresi dalle parole del Dott. Bertolaso rivolte agli specializzandi con le quali evidenzia il fatto che se questi sono i medici del futuro bisogna preoccuparsi. Sono per noi parole offensive nei confronti delle giovani generazioni di medici che già in gran numero hanno risposto all’appello del Paese accettando, numerosi, tutte le soluzioni indicate da Governo e Parlamento per affrontare la pandemia Covid- 19: sono a fianco dei colleghi dipendenti e convenzionati del SSN nelle USCA, nei reparti e nei Pronto soccorso ospedalieri, nei servizi sanitari territoriali; giovani che non hanno avuto le occasioni dorate delle precedenti generazioni e l’occupazione dopo la laurea e invece si sono sottoposti ad un percorso formativo post laurea sottoretribuiti e talora poco tutelati ritardando di anni, troppi, a causa dell’imbuto formativo e del blocco del turnover, rispetto ai colleghi della stessa generazioni degli altri Paesi europei: è esemplare la storia del giovane collega che è emigrato in Inghilterra diventando primario a 35 anni, quando a quest’età in Italia sarebbe ancora in cerca di occupazione. La collaborazione si ottiene con più rispetto per i giovani medici». Così in una nota la senatrice Paola Boldrini, Vice Presidente commissione Igiene e Sanità e il Dott. Stefano Manai, Responsabile nazionale della formazione sanitaria del PD.