Contributi e Opinioni 22 Febbraio 2021 18:31

Sport e salute, Tuzi (M5S): «L’inattività fisica da lockdown è causa di morte, necessaria approvazione riforma»

«Il mondo sanitario deve unirsi a quello sportivo in un’unica voce di protesta contro la possibilità che la riforma non venga approvata» spiega il deputato e medico M5S Manuel Tuzi

Il 28 febbraio decadono i termini per l’approvazione della riforma dello sport e del lavoro sportivo che tra le varie previsioni ha riguardato anche misure di promozione della pratica sportiva al fine del miglioramento della qualità di vita dei cittadini, misure che non vedranno la luce in caso di scadenza dei termini prefissati. L’attività fisica e sportiva è strettamente connessa alla salute e la riforma dello sport ne è una prova.

In questo senso una previsione rilevante, frutto di una proposta del Deputato M5S Manuel Tuzi, ha riguardato la creazione delle palestre della salute, strutture ove, dietro prescrizione medica, si può svolgere l’attività fisica in maniera controllata e monitorata da professionisti del settore sportivo e del settore sanitario.

Il deputato Manuel Tuzi (M5S) medico chirurgo specializzato in medicina dello sport e dell’esercizio fisico aggiunge: «Sarebbe scellerata la decisione di non approvare la riforma dello sport vista l’emergenza pandemica che stiamo vivendo durante la quale più volte l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha lanciato l’allarme sulle conseguenze della sedentarietà causata dal lockdown. Secondo l’OMS in Italia l’inattività fisica è responsabile del 14,6% di tutti i decessi, pari a circa 90mila morti all’anno con conseguente aumento dei costi sanitari causati dall’incremento delle patologie ad essa connesse. Già nel 2019 il sistema di sorveglianza PASSI aveva stimato dati allarmanti sulla sedentarietà che si attestava sotto al 30% tra i giovani dai 18 ai 34 anni e arrivava a quasi il 40% tra i 50 e 69 anni. Previsioni che sembrano destinate ad aumentare a causa delle misure di contingentamento messe in atto per frenare la pandemia di Covid-19». 

Per queste ragioni, il deputato Manuel Tuzi, che ha lavorato alla riforma dello sport con l’ex Ministro per le politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora lancia un appello: «Con l’attuazione della riforma dello sport si avrebbero delle ricadute positive sulla vita e sulla salute dei cittadini. Per questo motivo il mondo sanitario deve unirsi a quello sportivo in un’unica voce di protesta contro la possibilità che la riforma non venga approvata». 

Articoli correlati
Sanità, M5S: «Nemmeno un euro per il SSN, si preferiscono armi e società di calcio»
«Oggi mancano dai 25 ai 37 miliardi, è un buco enorme che non consente alla sanità di essere garantita a tutti i cittadini» denunciano i deputati pentastellati in commissione Affari sociali
Scandalo ginnastica ritmica. L’esperto: «La dieta degli atleti sia elaborata insieme al nutrizionista»
A parlare è il dott. Emilio Buono, nutrizionista sportivo di campioni d’élite e formatore professionale. Dal 1° novembre online il nuovo corso Consulcesi sul tema della nutrizione nello sport
Sport in ricetta medica, Sbrollini (Iv): «Aiutiamo a crescere sani i giovani, SSN ne beneficerà»
La senatrice di Italia Viva ripresenterà il disegno di legge sullo sport in ricetta medica e sulle detrazioni fiscali per l’attività sportiva: «A volte, a causa di difficoltà economiche, il genitore rinuncia a mandare il figlio a fare sport perché ci sono altre priorità». Medici di medicina generale e pediatri favorevoli
Attività sportiva panacea contro le “devianze”? Ecco perché non è così
La psicologa Morgilli (OdP Lazio): «Lo sport non è un medicinale che può essere prescritto. Attenzione alle attitudini individuali e al contesto, per intercettare fattori di rischio»
Addio vecchio buono pasto. Un giovane su 3 preferisce «buono sport»
Una ricerca di Fitprime su 20mila dipendenti di piccole e medie imprese rovescia l’idea classica del benefit aziendale per eccellenza: anziché il buono pasto ora i giovani chiedono il buono sport
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...