«Siamo pronti per offrire ai cittadini uno strumento in grado di capire se vivono una situazione di pericolo» spiega il presidente dello Sportello Amianto Nazionale
Da oggi chiunque collegandosi a www.visureamianto.it può scovare i tetti di Amianto e chiedere protezione e rispetto per la legge e per la tutela della Salute.
Il 28 aprile è la giornata mondiale in memoria delle vittime dell’amianto e quest’anno, nell’occasione celebrativa che ricorda al mondo che esistono più di 100.000 morti all’anno per malattie asbesto correlate, lo Sportello Amianto Nazionale, dopo 4 anni di ricerca, vuole dare un segnale concreto e un aiuto tangibile per accelerare il percorso di eliminazione dell’amianto degradato dal comparto industriale, rurale e abitativo.
Bonificare l’amianto vuole dire diminuire esposizione, malattie, morti e riqualificare il patrimonio immobiliare italiano che ancora troppo spesso vede la presenza di questo materiale mortale.
«Dal 2017 portiamo avanti una ricerca in collaborazione con una Spin Off dell’Università di Chieti che ha dimostrato, nel tempo, di essere in grado di mettere in campo una tecnologia unica, innovativa ed autorale, che oggi è matura ed agile per monitorare la presenza di amianto sulle coperture degli edifici di tutto il mondo – spiega Fabrizio Protti, presidente dello Sportello Amianto Nazionale -. Abbiamo presentato la nostra ricerca nel febbraio 2018 presso il Senato della Repubblica con il convegno dedicato “Mappatura Amianto Tecnologie e stato dell’arte” alla presenza delle massime cariche politiche e degli enti dello Stato. Abbiamo poi replicato a novembre dello stesso anno alla Camera dei deputati davanti ai Ministri, ai Parlamentari, agli Enti Universitari e della Ricerca, all’Esercito ed alle Parti Sociali ed Associazioni comunicando i risultati finali del nostro studio».
«Da quel momento – prosegue – abbiamo lavorato per testare l’efficacia e migliorare l’efficienza ed oggi siamo pronti per offrire ai cittadini uno strumento in grado di capire se vivono una situazione di pericolo». In tre anni di ricerca e test strutturali applicati su più di 24.000 km quadrati in Italia e su 870 Comuni, lo Sportello Amianto Nazionale è oggi l’ente con il più grande patrimonio di amianto mappato sul territorio italiano. «Questo ha portato ad ottimizzare velocità di esecuzione, economicità del metodo e una complessa sovrastruttura software realizzata con partner internazionali come Res Gea nel mappare, costruire e gestire anagrafi amianto per intere nazioni in tempi rapidi e follow up efficaci – puntualizza Protti che denuncia una realtà mappale nazionale ancora terribilmente in ritardo -. Chiunque vorrà essere informato, potrà collegarsi a www.visureamianto.it per tutelarsi e comprendere lo stato dell’arte del territorio dove vive, capire se nel suo quotidiano affronta costantemente pericoli legati alla vicinanza ad amianto o condurre indagini preventive per acquistare un immobile, senza trovarsi spiacevoli sorprese per il portafoglio e per la salute».
Sarà sufficiente inserire l’indirizzo da monitorare e attivare un servizio di visura che restituirà in pochi giorni un parere tecnico sulla presenza di amianto nella copertura dell’edificio indicato. Il responso ottenuto permetterà di avviare azioni di monitoraggio e controllo, di giustificare esposti all’autorità pubblica per richiedere certificazioni di indice di stato di degrado e rispetto delle normative sulla salute o più semplicemente sarà un elemento coadiuvante nelle trattative per l’acquisto di immobili eventualmente gravati dalla presenza di amianto.
«Sono convinto che questo complesso strumento tecnologico, reso semplice per l’utilizzo diretto al cittadino attraverso www.visureamianto.it sia un bel regalo a una Italia che si vuole liberare dal flagello costante di migliaia di morti per amianto ogni anno, che vuole diventare migliore, riqualificare e riqualificarsi e perciò abbiamo scelto la data del Giorno della Memoria per pensare ad un futuro migliore in una Italia Amianto Zero» conclude il presidente dello Sportello Amianto Nazionale.
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