Paolo Diego L’Angiocola, Responsabile di Cardiologia di Nova Salus a Gorizia, ha scritto un volume per aiutare le persone a prendere coscienza di sé e allontanare gli eccessi nemici del nostro cuore. “Le medicine servono ma prima dobbiamo partire dalla prevenzione» spiega il medico che propone tecniche essenziali per la gestione e la riduzione dello stress
“Cento pagine propedeutiche alla coscienza” per stare meglio prendendosi cura di sé stessi e arrivare a quella “medicina dell’equilibrio” che è la quintessenza della prevenzione, tutto il contrario dello stress che permea spesso le nostre vite e non fa bene al cuore. L’idea è del cardiologo Paolo Diego L’Angiocola, Responsabile di Cardiologia di Nova Salus a Gorizia, che l’ha tramutata in una iniziativa editoriale che sta riscuotendo successo.
«Mi sono accorto che molto spesso la causa di problemi cardiologici di tanti pazienti è negli errati stili di vita. Arrivano in ambulatorio persone tremanti, assalite dall’ansia. È normale che così si va incontro a problemi cardiocircolatori come tachicardie parossistiche sopraventricolari o extrasistole» spiega L’Angiocola a Sanità Informazione.
Il libro, pubblicato in self publishing, è una miscellanea di concetti che vanno dalla prevenzione cardiovascolare alla mindfulness e al training autogeno. Si tratta, come dice il titolo, di cento pagine che possono essere lette anche in modo casuale, senza ordine. Un piccolo vademecum da tenere sul comodino con spunti operativi per raggiungere una maggiore coscienza del sé e un maggior benessere nella quotidianità
L’iniziativa è il corollario di alcuni corsi gratuiti del dottor L’Angiocola denominati “Antistress mindset”, che si propongono di fornire le basi essenziali relative alla fisiopatologia ed agli effetti psico-fisici dello stress, proponendo alcune tecniche essenziali per la gestione, la riduzione e possibilmente anche la risoluzione dello stesso. Il successo di questi corsi ha poi spinto il cardiologo a tramutarlo in una pratica guida.
«Ci siamo disabituati alla conoscenza corporea – spiega L’Angiocola -. Presi dalla frenesia di tutti i giorni le persone sono più esposte ad eccessi, anche alimentari, alcolici e tabagistici, e non riescono a limitarsi. C’è persino chi esagera con gli esercizi fisici fino a lacerarsi i muscoli. Invece ascoltare il proprio corpo è fondamentale».
Tra i concetti chiave contenuti nel libro c’è quello della “propriocezione”, cioè la capacità di percepire e riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio e lo stato di contrazione die propri muscoli, senza il supporto della vista. Gli sport e in particolare le arti marziali sono uno strumento importante in questo senso perché consentono di acquisire coscienza neuromuscolare delle proprie capacità corporee. Ma anche suonare uno strumento musicale è di aiuto.
Il ruolo dello stress nel determinare o favorire l’insorgenza di malattie anche gravi è noto da secoli e in alcuni organi esiste un chiaro meccanismo tra stimolo stressante, acuto e cronico, e patologie. Il cuore non fa eccezione. Secondo L’Angiocola si dovrebbe arrivare a realizzare degli score o un index per avere una “stress scale” e inserire questi dati nella valutazione multidimensionale cardiologica. «Eppure bastano dieci minuti di training autogeno al giorno per stare meglio» assicura il dottore, che continua a ricevere apprezzamenti per la sua attività: «Un paziente neoplastico con tumore renale mi ha confessato che dopo aver partecipato al workshop di Roma dello scorso 17 dicembre sta affrontando la chemioterapia con il sorriso grazie alle tecniche apprese. Una grande gioia per me».
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