Il Sunshine Act, la norma sulla trasparenza in sanità, supera l’esame della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati che ha dato il via libera. Ora il testo è atteso nell’Aula di Montecitorio.
«Il traguardo di una sanità trasparente nel nostro Paese è sempre più vicino – sottolineano in una nota congiunta i deputati del Movimento 5 Stelle Massimo Enrico Baroni, primo firmatario, e Nicola Provenza, relatore – La commissione Affari sociali ha dato il via libera al testo della proposta di legge che renderà tracciabili tutte le erogazioni in denaro, beni o servizi dell’industria sanitaria a favore di organizzazioni e operatori sanitari. Diritto alla salute e prevenzione della corruzione sono i pilastri di questa proposta, che nei prossimi giorni dovrà ricevere i pareri delle altre commissioni competenti per poi approdare in Aula».
«Il testo della proposta, che ha incontrato ampio consenso in commissione, obbliga le industrie produttrici a pubblicare sul sito del ministero della Salute tutte le donazioni superiori a 50 euro verso i singoli operatori della salute (o superiori a 500 euro verso le organizzazioni sanitarie). Chi non lo farà sarà soggetto a sanzioni, che prevediamo dimezzate nei casi meno importanti che coinvolgono piccole imprese» continuano i deputati pentastellati.
Saranno i carabinieri del Nas si occuperanno di fare tutti i controlli necessari, e il monitoraggio sarà facilitato da un sistema di whistleblowing presente sul sito del ministero: tramite un pulsante si potranno effettuare segnalazioni sulle dichiarazioni false oppure omesse da parte delle imprese sanitarie che realizzano donazioni.
«Si tratta di un impianto normativo innovativo – concludono i deputati – che porterà il nostro Paese all’avanguardia a livello internazionale nella tutela di un bene collettivo fondamentale come la salute. Siamo certi che, nel momento in cui entrerà in vigore, Sanità Trasparente sancirà, anche a livello culturale, un cambiamento epocale», concludono Baroni e Provenza.