Cisl Medici Lazio sulla decisione di fare tamponi rapidi agli operatori sanitari: «Era ora».
La Cisl Medici Lazio comunica che con nota protocollo U.096333119 di martedì scorso, la Direzione Regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio ha dettato indicazioni sull’esecuzione con cadenza periodica del test antigenico agli operatori sanitari «essendo necessario da parte delle strutture del Servizio Sanitario regionale il riconoscimento di casi di positività fra i propri operatori».
È proprio l’ampia circolazione del Sars-CoV-2 in ambito comunitario e la diffusione del contagio a rendere necessaria questa scelta cui fare seguire, in caso di positività e laddove necessario, il test molecolare.
Sorveglianza sanitaria dunque per il personale medico, infermieristico, tecnico, ausiliario che lavora nelle Asl e nelle Aziende ospedaliere nonché nelle Strutture private accreditate e che, oltre a svolgere attività a rischio, possono essere a loro volta potenziali diffusori di contagio proprio a motivo della specifica attività lavorativa
Essenziale e laconico il commento della Cisl Medici Lazio che si è pubblicamente battuta per l’esecuzione dei test diagnostici agli operatori e per la più ampia distribuzione di idonei dispositivi individuali di sicurezza: «Era ora».
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