Contributi e Opinioni 15 Aprile 2020 16:52

«Tanti i medici pronti a scovare i malati casa per casa. Ma senza Dpi sono costretti a rimanere nelle retrovie»

Vorrei spendere due parole su un medico di Piacenza che, per l’eccezionale impegno profuso finora nella lotta al Coronavirus, può senz’altro essere annoverato fra i (tanti) camici bianchi italiani degni del titolo simbolico di “Medico d’Italia”. Mi riferisco a Luigi Cavanna, primario di Oncologia all’Ospedale di Piacenza. Fin dall’inizio di questa guerra, il prof. Cavanna […]

di Pino Agnetti, Giornalista e Scrittore

Vorrei spendere due parole su un medico di Piacenza che, per l’eccezionale impegno profuso finora nella lotta al Coronavirus, può senz’altro essere annoverato fra i (tanti) camici bianchi italiani degni del titolo simbolico di “Medico d’Italia”. Mi riferisco a Luigi Cavanna, primario di Oncologia all’Ospedale di Piacenza. Fin dall’inizio di questa guerra, il prof. Cavanna non è rimasto in trincea ad aspettare il nemico. Ma è uscito nella terra di nessuno per dargli la caccia e per soccorrere i feriti rimasti soli e abbandonati da tutti. Stiamo parlando quindi non solo di un eroe (una parola fin troppo abusata di questi tempi), ma dell’esempio in carne ed ossa di ciò che si può e si deve fare per battere davvero il Coronavirus. Ogni giorno, infatti, Cavanna e la sua task-force vanno a casa dei pazienti, li visitano servendosi anche di un ecografo grande come uno smartphone e, se riscontrano i sintomi del Covid-19, iniziano a curarli a casa! Non in ospedale, quando spesso è ormai troppo tardi.

LEGGI ANCHE: VISITE DOMICILIARI, CURE PRECOCI E CONTROLLO DA REMOTO: CON IL ‘MODELLO PIACENZA’ IL CORONAVIRUS SI SCONFIGGE CASA PER CASA

Quante vite si sarebbero salvate in Italia applicando, fin dall’inizio, lo stesso metodo su vasta scala? Quanti posti di terapia intensiva si sarebbero potuti “risparmiare” (o mantenere disponibili) negli ospedali del Paese sommersi da schiere di pazienti ridotti ormai allo stremo? Sono interrogativi che è giunto il momento di porsi e di porre. Intanto, però, i medici come Luigi Cavanna hanno aperto una nuova strada. Una nuova frontiera: quella della cura precoce e a domicilio dei pazienti Covid-19. È di pratiche come questa (frutto il più delle volte della iniziativa sporadica dei singoli e non di una strategia “sistemica” per altro sperimentata altrove con innegabili successi) che si nutre la speranza di una reale svolta. E se (così almeno lascerebbero intendere taluni comunque ancora troppo timidi e frammentari segnali) anche in Italia sapremo fare del territorio la “prima linea” della lotta contro il nemico mortale che abbiamo di fronte, allora anche il corso di questa guerra terribile e spietata potrà cambiare finalmente. Cominciando, come è ovvio, col dotare i nostri medici (in primis quelli di base ma non solo), unitamente a tutto il personale sanitario e ai volontari, alle forze dell’ordine e ai militari impegnati in tutto il Paese, degli indispensabili presidi protettivi individuali. Perché è certo che sono, o sarebbero, tanti i “dottor Cavanna” pronti ad andare casa per casa a scovare i malati (sintomatici o asintomatici) di Covid-19. E continuare a tenerli inchiodati e di fatto inutilizzati nelle retrovie, costituirebbe il più catastrofico, quanto stavolta, non più perdonabile, degli errori.

Diamo quindi le armi necessarie a questo esercito. E, ognuno per quel che può e sa, lo sostenga concretamente. Dimostrando così, non solo quando c’è da rilasciare una bella dichiarazione a favore di telecamera, che i medici come Luigi Cavanna o come Samar Sinjab (la dottoressa di Padova di origini siriane divenuta il 100esimo camice bianco italiano ucciso dal Coronavirus) non sono e non resteranno mai più soli. È il minimo che dobbiamo loro. Ma anche uno dei presupposti essenziali per avvicinare e vedere finalmente spuntare il tempo della rinascita.

 

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SANITÀ INFORMAZIONE PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO

Articoli correlati
Nasce il progetto PMLAb per i pazienti COVID-19 immunocompromessi
La gestione del paziente immunocompromesso con COVID-19 richiede una particolare attenzione, che si concretizza con le Profilassi Pre-Esposizione con anticorpi monoclonali. A questo scopo è nato il progetto Prevention Management LAboratory (PMLAb), presentato oggi a Roma
Covid, alcune persone potrebbero aver perso l’olfatto per sempre? L’ipotesi allarmante in uno studio
La perdita dell'olfatto a causa di Covid-19 potrebbe durare a lungo o addirittura per sempre. Uno studio rivela che una persona su 20 non l'ha recuperato dopo 18 mesi
Covid-19 e vaccini: i numeri in Italia e nel mondo
Ad oggi, 28 febbraio 2023, sono 675.188.796 i casi di Covid-19 in tutto il mondo e 6.870.894 i decessi. Mappa elaborata dalla Johns Hopkins CSSE. I casi in Italia L’ultimo bollettino disponibile (23 febbraio 2023): Oggi in Italia il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 25.576.852 (4.720 in più rispetto a ieri). Il […]
Si possono bere alcolici quando si risulta positivi al Sars-CoV-2?
Il consumo di alcolici è controindicato quando si è positivi al virus Sars CoV-2. Gli studi mostrano infatti che gli alcolici possono compromettere il sistema immunitario
Dopo quanto tempo ci si può ammalare di nuovo di Covid-19?
Gli studi indicano che le reinfezioni con Omicron sono più frequenti. Una ricerca suggerisce un intervallo tra i 90 e i 640 giorni, un'altra tra i 20 e i 60 giorni
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...