Una mozione della Lega è stata trasformata in Ordine del giorno sottoscritto da tutti i partiti. Previsto anche un tavolo di monitoraggio ministeriale. Soddisfazione da parte di Erich Grimaldi, Presidente del Comitato Terapie Domiciliari
Un Ordine del Giorno per impegnare il Governo Draghi ad attivarsi per l’istituzione di un Protocollo Unico Nazionale per la gestione domiciliare dei malati Covid. Ad approvarlo l’Aula del Senato con 212 voti favorevoli, 2 contrari e 2 astenuti
L’Odg, sottoscritto da tutti i partiti, prevede che il governo “aggiorni i protocolli e linee guida per la presa in carico domiciliare da parte dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta e dei medici del territorio, dei pazienti Covid-19 tenuto conto di tutte le esperienze dei professionisti impegnati sul campo”.
Tra le altre misure contenute nell’Odg, quella di impegnare l’esecutivo anche “ad istituire un tavolo di monitoraggio ministeriale, in cui siano rappresentate tutte le professionalità coinvolte nei percorsi di assistenza territoriale, vista la crescente complessità gestionale e la necessità di armonizzare e sistematizzare tutte le azioni in campo, ad attivare, per una efficace gestione del decorso, fin dalla diagnosi, interventi che coinvolgano tutto il personale presente sul territorio in grado di fornire assistenza sanitaria, accompagnamento socio-sanitario e sostegno familiare, nel rispetto dell’autonomia regionale”.
Infine ad attivarsi “affinchè le diverse esperienze e dati clinici raccolti dai Servizi sanitari regionali confluiscano in un protocollo unico nazionale di gestione domiciliare del paziente Covid-19 e ad affiancare all’implementazione del protocollo nazionale per la presa in carico domiciliare dei pazienti Covid-19 un piano di potenziamento delle forniture di dispositivi di telemedicina idonei ad assicurare un adeguato e costante monitoraggio dei parametri clinici dei pazienti”.
«Una vittoria raggiunta grazie alla strenua battaglia contro virus da parte di tutti i medici del Comitato Cura Domiciliare Covid-19 che in questo lungo anno hanno curato a casa i pazienti, dimostrando l’efficacia dello schema terapeutico e di un lavoro di squadra mai realizzatosi prima in Italia, e dello straordinario lavoro del fondatore e presidente Erich Grimaldi, che ha dato vita ad un eccellente gruppo di lavoro dove il coordinamento di migliaia di professionisti e la comunità di intenti sono stati il naturale collante per chi ha sposato una causa nell’interesse di tutta la popolazione» sottolinea in una nota il Comitato Terapia Cure Domiciliari Covid da mesi impegnato in questa battaglia.
«Siamo orgogliosi di aver raggiunto questo risultato, al netto di un anno di impegno senza sosta da parte di tutti. Sono sempre stato certo dell’importanza del lavoro che abbiamo svolto e continuiamo a svolgere e il risultato di oggi ne è la conferma. Ora è il momento di passare alla fase operativa e in questo senso auspico che al tavolo saranno presenti il professor Luigi Cavanna e il dottor Andrea Mangiagalli, membri del consiglio scientifico del nostro Comitato, quale espressione delle due realtà, ovvero quella ospedaliera e quella della medicina territoriale, che hanno collaborato in maniera eccellente per dare vita allo schema terapeutico che ha guarito migliaia di persone nel nostro paese», dichiara il Presidente del Comitato Terapie Cure Domiciliari Erich Grimaldi, da sempre in prima linea in questa battaglia.
Consenso bipartisan da parte della politica. «È un segnale importante per i cittadini, che vogliono la certezza di ricevere le cure appropriate in qualunque regione, da Nord a Sud. Dobbiamo però essere consapevoli che anche il lavoro del Parlamento non termina qui, perché la sfida maggiore resta l’applicazione omogenea dei protocolli nazionali su tutto il territorio, stante l’autonomia delle Regioni in materia di sanità» ha commentato la capogruppo del Pd in Commissione Sanità Paola Boldrini.
«Grazie alla mozione a prima firma del capogruppo della Lega, oggi trasformata in un ordine del giorno unitario votato da tutto l’arco parlamentare, è stata finalmente posta la giusta attenzione sulla necessità di dover aggiornare i protocolli per le cure domiciliari. É necessario e doveroso aggiornare rapidamente i protocolli attuali, superando il concetto di ‘vigile attesa’ e fornendo così la possibilità agli utenti di vedere prescritti i farmaci ritenuti più opportuni, tenuto finalmente conto del singolo caso» ha commentato la capogruppo in Commissione Sanità della Lega Sonia Fregolent.