Il Presidente AIL Sergio Amadori: «Ora auspichiamo che venga messa a disposizione la totalità dei fondi raccolti con il 5X1000 affinché tutte le associazioni del Terzo settore possano portare avanti le loro mission»
Nei giorni scorsi sì è tenuta la cabina di regia sul Terzo Settore convocata dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e alla quale ha partecipato la Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali Nunzia Catalfo che, tra gli altri impegni per sostenere il Terzo settore, pilastro portante del nostro Paese, ha reso disponibili le risorse del 5X1000 Irpef destinate agli enti ammessi nell’elenco di Onlus e volontariato relative al 2018, per un ammontare complessivo di 334 milioni di euro, vale a dire il 67% delle risorse attribuite.
«Ci tengo a ringraziare molto il Presidente del Consiglio, la Ministra del lavoro e delle politiche sociali, e il sottosegretario al Ministero del lavoro Sen. Stanislao Di Piazza, che AIL aveva incontrato in videoconferenza lo scorso 10 aprile proprio per portare all’attenzione del Governo alcune importanti istanze per il sostegno di questo settore indispensabile per la tenuta del Paese, insieme ad altre importanti associazioni (AIRC, AISM, ACTIONAID, EMERGENCY, TELETHON, FIAGOP, UNIAMO e FNOPI); – ha dichiarato il professor Sergio Amadori, presidente nazionale di AIL Associazione Italiana contro Leucemie, linfomi e mieloma – richieste che in parte sono state accolte, come il parziale sblocco del 5X1000: un primo passo avanti che è però una linfa vitale per noi. Auspichiamo che venga messa a disposizione la totalità dei fondi raccolti con il 5X1000 affinché tutte le associazioni del Terzo settore possano portare avanti le loro mission e continuare con le preziose attività a favore della comunità, in tutta Italia».
Con i decreti “Cura Italia” e “Liquidità” erano già state date le prime risposte, in termini di estensione dell’accesso agli ammortizzatori sociali anche per gli Enti del Terzo Settore (ETS), di disposizioni organizzative, e di sospensione degli adempimenti tributari; ma il Governo si è impegnato ad affiancare a questi altri interventi: misure volte ad assicurare non solo la tenuta degli ETS nel periodo emergenziale, ma anche a garantirne il rilancio nella fase 2, l’estensione dei contributi per la sicurezza dei luoghi di lavoro e il potenziamento dei presidi sanitari e del credito d’imposta per la sanificazione degli ambienti di lavoro, oltre a garantire la copertura assicurativa ai volontari che operano in ambito sanitario.