Moratti: «Segnale importante verso operatori impegnati ogni giorno sul territorio per garantire ordine e sicurezza»
«La Giunta della Regione Lombardia, su proposta del vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti, di concerto con gli assessori Pietro Foroni (Territorio, Protezione civile) e Riccardo De Corato (Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale) ha approvato una delibera che esenta dal pagamento delle spese sanitarie di specialistica ambulatoriale le Forze armate e di Polizia, la Protezione civile, i Vigli del fuoco e gli agenti di Polizia locale, in caso di infortuni durante il servizio e anche in caso di dimissioni dal Pronto soccorso in codice bianco». È quanto si legge in una nota della regione.
«Si tratta – si legge – di disposizioni di esonero dalla compartecipazione alla spesa sanitaria che non rientrano nei livelli essenziali di assistenza (Lea)».
«In un momento come questo – ha commentato la Moratti – non potevano non avere un’attenzione di riguardo verso questi operatori impegnati ogni giorno sul territorio per garantire ordine e sicurezza. È un segnale importante per testimoniare la nostra vicinanza concreta e il nostro ringraziamento a chi quotidianamente svolge un lavoro a servizio della collettività, spesso mettendo a repentaglio anche la vita».
«Un gesto concreto – ha dichiarato Pietro Foroni – per manifestare la nostra gratitudine a chi, come le migliaia di volontari della Protezione civile, mette tutti i giorni il proprio tempo libero al servizio del prossimo. Un atteggiamento ancora più encomiabile e degno di attenzione in questo momento storico così difficile».
«Lo avevamo promesso – ha concluso Riccardo De Corato – a chi quotidianamente assicura servizi fondamentali alla collettività ed oggi rendiamo concreta la volontà già espressa. Siamo ben consapevoli dell’enorme lavoro e del ruolo sociale delle varie Forze di Polizia. Il provvedimento di esenzione dalle spese sanitarie di specialistica ambulatoriale è pertanto fondamentale».
«L’impatto economico dell’iniziativa – prosegue – è stato stimato attorno ai 100.000 euro annui. Una previsione di spesa che troverà copertura nel Bilancio pluriennale 2021-2023 approvato a fine dicembre dal Consiglio regionale. È comunque previsto un monitoraggio nel corso di quest’anno per valutare l’effettivo impatto economico dell’intervento».
«Con il provvedimento la Giunta dà attuazione alle previsioni della legge regionale del 2019 rivolta a queste categorie, ma di cui non era stato possibile rispettare le tempistiche a causa dell’emergenza Covid» conclude.
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