L’autrice, l’endocrinologa Daniela Pace, si è avvalsa di illustrazioni e di un linguaggio semplice e diretto. Parte dei proventi delle vendite del volume saranno devoluti ad attività di ricerca scientifica. In Italia sono oltre 6 milioni le persone affette da una malattia della tiroide
“Solo una crescente efficacia nello spiegare consente una crescente capacità di capire”. Sapeva bene di cosa parlava Piero Angela, capofila della divulgazione scientifica in televisione. La sua massima è da tenere bene a mente leggendo il libro “Tiroide farfalla del metabolismo” (ELI medica edizioni), un viaggio nella ghiandola che regola il metabolismo, scritto dalla dottoressa Daniela Pace, endocrinologa dell’Ospedale San Carlo di Nancy di Roma e docente alla scuola S.I.U.M.B.
L’obiettivo dichiarato è quello di fare prevenzione approfondendo le patologie che la riguardano, i metodi diagnostici e di intervento, le cure e le condotte da adottare per preservarla dalle disfunzioni. Perché è dalla conoscenza che parte la prevenzione.
In Italia sono oltre 6 milioni le persone affette da una malattia della tiroide. Le donne ne sono molto più colpite rispetto agli uomini: quasi il 20% sviluppa un disturbo alla tiroide durante la sua vita, più frequentemente dopo una gravidanza. Avere un nodulo alla tiroide (o persino più di uno) è un episodio tutt’altro che raro, poiché può essere presente nel 60-70% delle persone: ogni anno nel nostro Paese vengono diagnosticati circa 60mila nuovi casi di patologia nodulare tiroidea. Se si aggiunge un incremento dei casi di tumore alla tiroide negli ultimi due decenni, ne viene fuori un quadro epidemiologico che va senz’altro attenzionato con un’accurata opera di divulgazione e sensibilizzazione. Ecco allora l’idea di un libro dedicato alla ghiandola, paragonata a una “farfalla”.
Il libro, scritto con la collaborazione dei giornalisti Roberta Mastruzzi e Fabrizio Giona e con le illustrazioni di Elisabetta Colagrande, è un saggio dove si approfondiscono le patologie che la riguardano, i metodi diagnostici e di intervento, le cure e le condotte da adottare per preservarla dalle disfunzioni.
Numerosi e prestigiosi i contributi ospitati: dal professor Cosimo Durante, Endocrinologo e Presidente ITCO, Italia Thyroid Cancer Observatory, a Giovanni Iannetti e Stefano Spiezia, Presidente e segretario generale SIUMB, fino alla professoressa Annamaria Colao, Ordinario di Endocrinologia Università Federico II di Napoli e ad Emanuela Traini, Direttore UOC Chirurgia Endocrina Ospedale San Carlo di Nancy. La prefazione è stata affidata a Benedetta Rinaldi, conduttrice di Elisir.
«Di tiroide e di malattie ad essa connesse si parla molto ma ancora non riesce a radicarsi nella collettività l’importanza della loro prevenzione. Manca una cultura della conoscenza e la responsabilità di ciò va ricercata anche tra noi medici, spesso poco propensi ad abbassare i toni del dibattito e a condividere informazioni con un approccio semplice e accessibile a tutti. Io credo fortemente nella necessità di porsi accanto al paziente, di stimolare un rapporto sereno e pro-attivo. Solo così possiamo introdurlo ad un percorso di prevenzione e, laddove necessario, di cura in assoluta tranquillità e fiducia» spiega a Sanità Informazione Daniela Pace.
Preservare la funzionalità della tiroide è importante. Attraverso i suoi ormoni, la tiroide svolge numerose funzioni: interviene nella crescita, quindi nello sviluppo di ossa, muscoli, denti e capelli; agisce nel metabolismo degli alimenti, ossia nel modo in cui riusciamo a trasformare in energia il cibo che mangiamo, specialmente grassi e zuccheri; regola la frequenza del battito del cuore, la temperatura del corpo e molte attività del nostro sistema nervoso, tanto da interferire persino con il nostro umore; inoltre, influisce sulla pelle, sulla vista, sul ciclo mestruale e sull’efficienza delle nostre capacità mentali, come la memoria e la concentrazione.
Due sono i rischi che corre la nostra tiroide: “lavorare troppo, come un’infaticabile e laboriosa formica, o crogiolarsi nell’ozio, fino a diventare pigra come una lucertola al sole” scrive, usando un efficace parallelo con il mondo animale Daniela Pace. Ed è in questi casi che l’intervento dell’endocrinologo è essenziale.
«Prima di essere medico, sono stata una paziente oncologica e ho potuto sperimentare su me stessa quanto sia fondamentale ricevere informazioni dettagliate e precise, ma allo stesso tempo sentirsi a proprio agio di fronte al medico, comprendendo ciò che dice, capendo ciò che ci aspetta dinanzi ad una diagnosi, ad una possibile cura farmacologica o ad un intervento chirurgico, situazioni che di norma gettano le persone nel panico e nella disperazione. Essere informati non toglie la paura della malattia e delle sue conseguenze, ma consente di vivere il percorso in maniera consapevole e per certi versi anche più sereni» spiega ancora la dottoressa Pace.
Parte dei proventi delle vendite del volume saranno devoluti ad attività di ricerca scientifica, formazione e informazione sul tema della tiroide e delle patologie a essa correlate, in linea con l’impegno dell’autrice nella promozione della divulgazione e della cultura della prevenzione.
Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato