L’evento si svolgerà alla Sala Lia Varesio il 15 novembre. Tra I relatori la presidente ANTEL Alessia Cabrini e il presidente SIMEDET Fernando Capuano
Si avvicinano le prime storiche elezioni per le Commissioni d’Albo del maxi Ordine delle professioni sanitarie che, come prescrive la norma, si dovranno tenere entro la fine del 2019. Tutte le 19 professioni confluite nell’Ordine TSRM e PSTRP si stanno preparando a un evento destinato comunque a cambiare la vita del nuovo Ordine. Anche i tecnici di laboratorio si stanno preprando e lo fanno con eventi sparsi in tutto il territorio nazionale, come quello in programma a Torino presso la Sala Lia Varesio il 15 novembre dal titolo “I nuovi orizzonti delle professioni sanitarie: il tecnico di laboratorio biomedico tra governo, integrazione e sviluppo”.
Tra i relatori la presidente dell’Associazione italiana tecnici di laboratorio ANTEL Alessia Cabrini, il presidente SIMEDET Fernando Capuano, il vicepresidente ANTEL Paolo Casalino. A Danilo Pennetta, Referente ANTeL Piemonte e Valle d’Aosta e rappresentante RAMR Piemonte e Valle d’Aosta, abbiamo fatto alcune domande per capire di cosa si parlerà a Torino.
Dottor Pennetta, il convegno si intitola “i nuovi orizzonti delle professioni sanitarie”. Tra i tecnici di laboratorio del Piemonte e della Valle d’Aosta come è stato accolto il nuovo maxi Ordine delle professioni sanitarie?
«I colleghi, ancorhé in modo non uniforme nel territorio regionale, hanno compreso che l’istituzione dell’Albo e dell’Ordine professionale, come organi di autogoverno sussidiari allo Stato che promuovono la qualità delle specifiche attività, sanciscono che l’esercizio della professione di Tecnico di Laboratorio Biomedico costituisca un fondamentale strumento di garanzia della salute dei cittadini. Tuttavia gli sforzi nell’includere 19 professioni sanitarie in un organo di nuova istituzione, le iniziali difficoltà a percepirne le regole come meccanismi di tutele e di interesse comune, gli impegni economici di autogoverno nonché la soggezione a stringenti scadenze temporali, hanno creato alcune freddezze e difficoltà interpretative. Tali difficoltà sono quindi in gran parte attribuibili all’evoluzione degli strumenti normativi che non ha concesso grande spazio ai necessari momenti informativi e di confronto. Seppur i principali mezzi di comunicazione abbiano provveduto a diffondere tempestivamente le informazioni, si rilevano le limitate occasioni di partecipazione, in un territorio vasto, difficile da raggiungere capillarmente anche da parte delle associazioni professionali maggiormente rappresentative. Questo evento si pone pertanto lo scopo di fornire concreti strumenti interpretivi/formativi per poter condividere i principi fondamentali della riforma introdotta dalla Legge 3 del 2018, in particolare in che modo questa si declini nel controllo della qualità professionale e della formazione (di base e continua), nella tutela legale dei propri iscritti, nella lotta all’abusivismo e in tutte le forme di partecipazione a sostegno delle competenze e della autonomia professionale».
Entro il 31 dicembre 2019 si dovranno svolgere le elezioni per le Commissioni d’Albo provinciali. Come vi state preparando a questo importante appuntamento? I colleghi sono informati a sufficienza?
«In data 14 ottobre 2019 l’Ordine TSRM – PSTRP di Torino – AO – AL – AT, attraverso la sua Presidente ed i componenti il Consiglio Direttivo, ha illustrato ai rappresentanti delle associazioni maggiormente rappresentative (RAMR) le modalità con le quali procedere all’indizione delle elezioni dei componenti le Commissioni d’Albo ed al loro svolgimento. Tali modalità sono state riassunte, in modo sintetico e di facile lettura, in un documento. Le modalità e le scadenze perentorie impongono massima attenzione in tutte le fasi del processo che durerà alcuni giorni e presumibilmente vedrà sedi diverse in un percorso itinerante. Tenuto conto dei tempi di cui sopra appare evidente che ad oggi i colleghi professionisti non possano definirsi “sufficientemente informati”. Il doveroso e massimo sforzo informativo si produrrà con l’utilizzo dei siti istituzionali, la PEC gratuita a tutti gli iscritti, i social, i mezzi di informazione di massa ed eventi come quello del 15 novembre a Torino».
Lei terrà un intervento sulla responsabilità professionale. Quali sono i profili di rischio professionale maggiore per i tecnici di laboratorio?
«La responsabilità professionale sarà trattata da alcuni colleghi relatori nella specifica sessione, così come il concetto assicurativo dei profili di rischio, in mancanza di una normative che dettagli i requisiti minimi e le condizioni di operatività delle polizze. In realtà nel mio intervento “Una certa idea di responsabillità” tratto l’argomento in termini più generali, declinandone i vari aspetti soprattutto dal punto di vista etico. L’obiettivo è di promuovere l’interesse alla costruzione di un Codice Deontologico con regole comuni e condivise tra le numerose professioni afferenti all’Ordine. Dal mio punto di vista è attraverso un comune sentire che si genera il senso di appartenenza, lo sviluppo di una sensibilità che favorisce anche la necessaria integrazione nei percorsi di cura e genera il sistema valoriale nel quale sentirsi responsabili, ovvero in grado di prevedere le conseguenze delle nostre azioni».